Resta in carcere Giulio Occhionero, l'ingegnere romano accusato, insieme alla sorella Francesca Maria, di aver organizzato una presunta operazione di cyberspionaggio...
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Mentre i fratelli Occhionero sono a processo per avere tentato di violare indirizzi mail riconducibili a siti istituzionali e personaggi politici, il pm Eugenio Albamonte ha aperto una nuova inchiesta a loro carico, in cui si ipotizza anche lo spionaggio politico. Nel secondo filone, i due sono accusati di aver carpito, dal 2004, oltre tre milioni e mezzo di mail e di avere spiato seimila persone. «La decisione del Riesame ci amareggia - afferma l'avvocato Parretta - perché, a quasi un anno dall'arresto e con un processo oramai avviato verso la conclusione, la decisione di lasciare Occhionero in carcere appare del tutto incomprensibile. Una forma di accanimento forse legata al fatto che il mio assistito non ha mai voluto collaborare con gli inquirenti che ha, anzi, denunciato alla Procura di Perugia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero