A Trastevere le partite di carte in piazza: «Qui tutte le mattine, da venti anni»

A Trastevere le partite di carte in piazza: «Qui tutte le mattine, da venti anni»
Roma è una grande metropoli ma è anche un posto dove si gioca a carte in mezzo alla strada, come nei paesini di provincia. Ce l’ha fatto vedere Chris Smalling,...

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Roma è una grande metropoli ma è anche un posto dove si gioca a carte in mezzo alla strada, come nei paesini di provincia. Ce l’ha fatto vedere Chris Smalling, il calciatore inglese della Roma fotografato qualche tempo fa durante una partitella con gli amici del baretto. Ma lo sa bene anche chi frequenta Trastevere, dove tutte le mattine si tengono accesissime sfide di picchetto. Gioco che deriva dal francese “piquet” e ha una storia antica di secoli, di cui è improbabile siano a conoscenza i rumorosi signori che si accalcano intorno al tavolino al centro di piazza San Calisto. L’altra mattina se la prendevano tutti con Sandro, ex carabiniere in pensione, accusato dall’intera comunità trasteverina di giocare male. Le critiche non erano certo tocchi di fioretto: «Ma guarda che hai combinato con quelle carte!», «Nun sai giocà e sei pure un ladro», «Sei ladro te, tu padre e tu nonno». Uno dei più critici, fingendo di accalorarsi per l’indignazione, ha afferrato il primo monopattino elettrico che si è trovato sotto mano e ha urlato «Mo te tiro sto triciclo addosso!». Sandro ha incassato le contestazioni chiedendo silenzio («si se stassero zitti!») e alla fine ha vinto la partita. «Sono il più grande giocatore bianco della Terra» ha dichiarato, quindi ha mischiato le carte per una nuova mano: avanti fino alla mezza, poi tutti a casa per pranzo. «E domattina ristamo qua, come tutti i giorni, da vent’anni».


pietro.piovani@ilmessaggero.it

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