Roma, traffico bloccato: passa il maxigregge di pecore

Roma, traffico bloccato: passa il maxigregge di pecore
Non dovendo addormentarsi al volante, anche perché erano le 10.30, gli automobilisti si sono presto stancati di contare le pecore, tantissime, che hanno attraversato...

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Non dovendo addormentarsi al volante, anche perché erano le 10.30, gli automobilisti si sono presto stancati di contare le pecore, tantissime, che hanno attraversato via Giovanni Kobler, zona Castello della Cecchignola, tra l'Ardeatina e la Laurentina, vicino alla cittadella militare. Subito si sono formate lunghe code in attesa che l'Intervallo d'altri tempi terminasse (video), ovvero che il grande gregge lasciasse libere le carreggiate.

 

Del resto ormai Roma in versione zoo non si fa mancare nulla. Dalle pecore ai cinghiali, sempre più sfrontati nel lasciare la macchia e addentrarsi fra le vie cittadine alla ricerca di cibo, soprattutto quando la raccolta dei rifiuti non è puntuale: l'ultimo avvistamento risale a metà novembre.

Meno preoccupante e più divertente la diffusione di volatili tropicali: non si tratta più di rari esemplari fuggiti da gabbie, ma di veri e propri stormi di vocianti pappagallini che svernano in città invece di migrare passando da un albero all'altro non solo nei parchi.

Rappresentano invece un flagello gli stormi di storni che in questi giorni di abbassamento delle temperature stanno tornando a popolare gli alberi delle zone più centrali della capitale. Lo scorso inverno la campagna per dissuadere gli uccelli a nidificare iniziò con grande ritardo e così anche la pulizia delle strade, con il risultato di registrare innumerovole incidenti e stop al traffico, soprattutto nei giorni di pioggia. 

E' poi una lotta senza quartiere quella che ogni giorno combattono i gabbiani e i topi, spesso pantegane di grossa taglia: i duelli avvengono anche in pieno centro, con i passanti costretti a deviare il passo. 

La presenza massiccia dei topi, compresi quelli che invadono le scuole obbligando alunni ed insegnanti a restare a casa, rappresenta un rischio per la salute dei cittadini, con le campagne di derattizzazione che si sono via via diradate.  



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Il Messaggero