Roma, torrente inquinato con gli scarti dell'olio di oliva: tre denunce

Roma, torrente inquinato con gli scarti dell'olio di oliva: tre denunce
Il fiume aveva cambiato colore e l’odore nauseabondo era ormai avvertito in tutta la zona. senza il minimo rispetto per l’ecosistema e la salute dei cittadini della zona. I...

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Il fiume aveva cambiato colore e l’odore nauseabondo era ormai avvertito in tutta la zona. senza il minimo rispetto per l’ecosistema e la salute dei cittadini della zona. I responsabili di un'azienda agricola sono stati denunciati dalla polizia con l’accusa di reato ambientale.










Ad accorgersi del forte inquinamento sono stati proprio gli abitanti della cittadina sui castelli romani che negli ultimi giorni hanno notato una forte variazione di colore del piccolo corso d’acqua, conosciuto come il fosso dell’Acqua Buona, e hanno avvertito un cattivo odore lungo il tratto che bagna diversi terreni agricoli.



Ieri pomeriggio, però, l’intervento congiunto della polizia stradale e della polizia locale di Aprilia e di Ariccia, hanno permesso di scoprire l’enigma. Per risalire al flusso della sostanza oleosa inquinante gli agenti hanno seguito a ritroso il corso del condotto e sono arrivati in un’area di pertinenza di un agriturismo nel comune di Ariccia. Proprio in quella zona di Fontana di Papa e Campoleone, è stato sorpreso un agricoltore con un trattore ee cistrena mentre sversava nel canale di scolo liquame riconducibile alla lavorazione delle olive.



Gli scarti della molitura venivano fatti defluire in un tubo che arrivava nel torrente senza alcun tipo di filtro. Sono così intervenuti gli agenti della polizia locale di Ariccia e una pattuglia della Polizia Stradale di Albano e una di Aprilia che hanno sequestrato la cisterna e richiesto l’intervento dell’Arpa Lazio per analizzare la sostanza in questione. Lo scarto di sostanze derivanti dalla lavorazione alimentare è considerato infatti un rifiuto e come tale deve seguire una particolare normativa molto severa per lo smaltimento a tutela della salute di tutti. Sono così scattate tre denunce per reati ambientali: padre e figlio di 57 e 25 anni, titolari del terreno e il contadino di 45 anni che portava il trattore a sversare nel fosso, tutti della zona. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero