Cocaina "family" al soldo dei boss: tutti arrestati, sequestrato un chilo di droga

Cocaina "family" al soldo dei boss: tutti arrestati, sequestrato un chilo di droga
La droga era nascosta in modo così abile che gli agenti hanno dovuto fare una specie di caccia al tesoro. Cocaina nel frigorifero, in una busta, in un vecchio...

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La droga era nascosta in modo così abile che gli agenti hanno dovuto fare una specie di caccia al tesoro. Cocaina nel frigorifero, in una busta, in un vecchio elettrodomestico. Così è stato scoperto che marito, moglie e genero, persone insospettabili, erano invece coinvolte un giro di spaccio di cocaina per oltre un chilo allo stato puro. Sono stati gli agenti del commissariato Fidene Serpentara a bloccare l’auto sulla quale erano a bordo moglie e marito, 60 e 56 anni, in zona Torre Gaia, Roberto Colantoni e Roberta Cipollaro. Il genero è Stefano Cecchini.


Nella borsa della donna, è stata trovata una busta che conteneva 200 dosi di cocaina per un peso di 80 grammi. Nelle tasche dell’uomo, invece, sono stati sequestrati due mazzi di chiavi, uno appartenente all’abitazione del genero. E’ stata eseguita una perquisizione in casa del giovane: all’interno di un vecchio frigorifero, i poliziotti hanno trovato un pacchetto di oltre oltre 300 grammi di cocaina, mentre nel freezer sono stati rinvenuti altri 587 grammi della stessa sostanza. In totale un chilo di cocaina per un valore di migliaia d’euro. I componenti della famiglia sono stati arrestati. Il Pm di turno ha ordinato l’immediato trasferimento in carcere dei fermati che sono stati condotti a Regina Coeli e la donna a Rebibbia.

Uno spaccato, quello dello spaccio famigliare, che ha allarmato gli investigatori. E’ assai probabile che i tre portassero la droga nelle piazze di Tor Bella Monaca. Insomma, sarebbero inquadrati in un’industria gestita dai boss. Il loro compito era quello di nascondere la droga e di preparare le dosi per poi permettere agli spacciatori di venderla al dettaglio nascosti fra i palazzoni del Casilino. Ecco perchè potrebbe nascere un’inchiesta dai tre arresti. E’ assai probabile che fossero al soldo di malavitosi di grosso calibro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero