Roma, rubavano corrente per illuminare le baracche: arrestati 7 rumeni senza fissa dimora

Roma, rubavano corrente per illuminare le baracche: arrestati 7 rumeni senza fissa dimora
Si erano allacciati abusivamente ad un traliccio ad alta tensione e utilizzavano la corrente per illuminare le baracche e alimentare gli elettrodomestici. In un paio di mesi sono...

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Si erano allacciati abusivamente ad un traliccio ad alta tensione e utilizzavano la corrente per illuminare le baracche e alimentare gli elettrodomestici. In un paio di mesi sono riusciti a consumare quasi 5mila euro di energia.




I carabinieri hanno arrestato sette cittadini rumeni, di età compresa tra i 20 e i 41 anni, tutti nullafacenti e senza fissa dimora, alcuni di loro con qualche precedente, con l’accusa di furto aggravato in concorso.



Ieri sera, i militari stavano effettuando un controllo all’interno di un’area verde, a ridosso della via Ostiense, non lontana dall’ippodromo di Tor di Valle, quando all’improvviso si sono trovati di fronte un piccolo villaggio con un vecchio casolare diroccato, qualche tenda e dei piccoli ripari di fortuna realizzati con materiali di risulta. Dopo aver perquisito l’accampamento i carabinieri si sono accorti che l’illuminazione dei capanni non era fornita dai generatori che normalmente vengono utilizzati dai venditori ambulanti per fare luce sulla merce, ma che proveniva da un allaccio abusivo ad una centrale di derivazione della rete elettrica.



Un attacco totalmente illegale che serviva ad alimentare le lampade e gli elettrodomestici presenti all’interno dei ricoveri. E questo avveniva da circa due mesi, da quando la piccola comunità si era insediata abusivamente sul fazzoletto di terra a due passi dal Tevere. Dopo aver constatato l’allaccio abusivo, i militari hanno richiesto l’intervento del personale specializzato del pronto intervento dell’Acea che ha messo subito in sicurezza l’impianto. I sette arrestati sono stati condotti in caserma e trattenuti in attesa di essere accompagnati in tribunale per il rito direttissimo.



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Il Messaggero