Ha picchiato la convivente, i tre figli della donna e poi ha tentato di strangolare il proprio bambino di nove mesi. La vicenda è iniziata nella mattinata di ieri in...
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Sarebbe stato un messaggio WhatsApp a far scoppiare la lite. Secondo quanto si è appreso la donna, una cittadina peruviana, avrebbe chiesto al compagno spiegazioni dopo aver trovato il messaggio sul suo telefono, ma lui è andato su tutte le furie. L'uomo è stato arrestato dalla polizia.
I tre bambini hanno cercato in tutti i modi di difendere la madre dalle violenze ma poi, sotto i colpi del 50enne, sono stati costretti a fuggire dall'abitazione e a rifugiarsi da una vicina. La furia dell'uomo non si è però placata, e in un ennesimo eccesso d'ira ha afferrato per il collo il bimbo di 9 mesi tentando di soffocarlo, non riuscendoci solo per la reazione della donna, che è riuscita a sottrarre il piccolo dalla stretta del genitore ed a ripararsi in una delle stanze dell'abitazione. Le urla hanno richiamato l'attenzione del vicinato, e numerose sono state le telefonate giunte al numero unico di soccorso pubblico.
Sul posto, sono arrivate due pattuglie del reparto volanti, che individuata l'abitazione sono riuscite ad accedere all'interno, trovando la donna in un angolo della casa con il figlio in braccio. Il bimbo, in particolare, presentava degli evidenti segno sul collo. Dopo aver isolato l'uomo gli agenti hanno richiesto l'intervento di personale sanitario. I feriti sono stati soccorsi presso il vicino ospedale, che ha refertato la donna con 15 giorni di prognosi, i suoi tre figli con 30, 30 e 15 giorni ed il piccolo di 9 mesi con 30 giorni per «escoriazione alla base del collo come da tentativo di strangolamento».
Per l'uomo, pertanto, è scattato l'arresto per tentato omicidio e lesioni. Dalle indagini effettuate dagli investigatori del commissariato San Basilio è emerso che l'arrestato, in passato, si era reso protagonista di violenze domestiche nei confronti di un'altra donna con la quale all'epoca conviveva.
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Il Messaggero