Roma: tenta di corrompere i finanzieri per evitare sequestro merce contraffatta, arrestata

Sequestrati 12.000 capi fake di «Ralph Lauren» e «Versace»
Una ventottenne di nazionalità cinese è stata arrestata in flagranza di reato per aver tentato di corrompere i finanzieri del comando provinciale di Roma al fine di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una ventottenne di nazionalità cinese è stata arrestata in flagranza di reato per aver tentato di corrompere i finanzieri del comando provinciale di Roma al fine di evitare il sequestro della merce contraffatta rinvenuta in un capannone nel quartiere Prenestino.


Durante un controllo presso un magazzino, militari del terzo nucleo operativo metropolitano di Roma hanno scoperto infatti la presenza di prodotti che riproducevano modelli e marchi di famose griffe di alta moda. Una volta iniziate le operazioni di conteggio per disporre il sequestro, una dipendente della società ha avvicinato con un pretesto uno dei finanzieri mostrando una mazzetta di banconote, poi risultate pari a 2.400 euro, con l'intento di farlo desistere dal sequestro.

La donna è stata arrestata e condannata a due anni di reclusione per istigazione alla corruzione, dopo essere stata processata con giudizio direttissimo dal Tribunale di Roma. Il sequestro ha riguardato oltre 12.000 capi di abbigliamento, imitazione degli originali «Ralph Lauren» e «Versace», con la denuncia del titolare, anche lui cinese, per importazione nel territorio nazionale di prodotti contraffatti.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero