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Una passeggiata per le vie di Roma può trasformarsi nella triste constatazione della situazione attuale di Piazza Mastai, diventata una vera e propria tendopoli a cielo aperto. Le immagini scattate ieri mostrano uno scenario di degrado diventato ogni giorno sempre più preoccupante. Questa tendopoli consta di circa cinque tende e rende la piazza una zona disordinata e piena di rifiuti. I cestini della spazzatura sgorgano di immondizia, creando un ambiente poco salubre e poco accogliente per i residenti e i turisti che frequentano la zona.
Abbiamo fermato un residente e abbiamo chiesto da quanto tempo secondo lui ci sono le tende: «Mesi ormai, li ho smessi di contare ma sicuro prima di Natale. Il fatto è che, alcuni di loro sono brave e buone persone, bisognerebbe trovargli una sistemazione. Le tende sono abitate principalmente da clochard che cercano riparo e sostegno in una città che spesso sembra dimenticarli. Le autorità dovrebbero intervenire con urgenza per trovare soluzioni a lungo termine per queste persone, offrendo loro supporto e assistenza anziché ignorare il problema e permettere che si perpetui».
Abbiamo parlato con un senzatetto: «Non sappiamo dove andare, tanto so che tra poco vengono e ci sgomberano. Prima non stavamo qui, ma sotto i portici di Termini. Da li, siamo stati sgomberati poco prima dell'Ottobre 2023. Ogni 6 mesi ci sgomberano, ma nessuno trova una soluzione per noi, una casa o anche un luogo dove possiamo stare con le nostre tende».
Continuando la passeggiata, la cosa che non si può non notare è l'incuria del sito archeologico della Piramide Cestia, diventato come un cestino della spazzatura,pieno di rifiuti, carte, buste, vetri e persino palloni da gioco. Una turista italiana mentre scatta delle foto nota la spazzatura e parla con la sua amica e ad alta voce dice: «Guarda e come la postiamo sui social? Ci sono i rifiuti». La giornata finisce fermando un signore romano che commenta: «Questo patrimonio storico deve essere preservato e tutelato, e non lasciato in uno stato di abbandono e degrado. È un dovere di tutti noi proteggere e rispettare la nostra storia e il nostro territorio, mantenendo pulite e sicure le nostre strade e i nostri monumenti».
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