In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’associazione nazionale Volontarie del Telefono Rosa ha organizzato due eventi che vedono la...
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Da 12 anni Telefono Rosa vuole puntare i riflettori su donne provenienti da ogni angolo del mondo (Iran, Afghanistan, Sudan) che si sono distinte per il loro impegno contro la violenza. Leymah Gbowee è una pacifista liberiana, responsabile della direzione del movimento femminile non violento “Women of Liberia Mass Action for Peace” che ha contribuito a porre fine alla seconda guerra civile liberiana nel 2003. Domenica 25 novembre, dalle 10.00 alle ore 13.00, la Premio Nobel Leymah Gbowee incontrerà un gruppo ristretto di 50 persone impegnate in attività pacifiste presso il Palazzo Santa Chiara – in piazza di Santa Chiara, 14. Saranno presenti: la presidente dell’associazione nazionale del Telefono Rosa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli; il presidente dell’Ipab Opera Pia Asilo Savoia Massimiliano Monnanni; la testimonial Nancy Brilli. Modera l’incontro la giornalista del Tgr-Lazio Antonella Armentano.
Lunedì 26 novembre dalle 9.00 alle 13.00 presso il teatro Quirino in via delle Vergini 7, Telefono Rosa ha voluto invece dedicare una mattinata ad un incontro con 800 studenti delle scuole del Lazio, nell’ambito del progetto di prevenzione e formazione rivolto alle giovani generazioni dal titolo “Le donne, un filo che unisce mondi e culture diverse”. Oltre al Premio Nobel Leymah Gbowee e la presidente dell’associazione nazionale del Telefono Rosa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, sarà presente il dirigente superiore della Polizia di Stato Nunzia Ciardi e la testimonial Nancy Brilli. Modera l’incontro il giornalista Alessandro Ferrucci.
Da anni l’attività di Telefono Rosa è rivolta anche alla formazione dei giovani organizzando incontri e dibattiti, con l’intento di stabilire un dialogo che possa sensibilizzare ed educare ad una cultura della non violenza e del rispetto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero