C'era una volta il vecchio autovelox oppure la telecamera al semaforo, buona giusto per paparazzare l'automobilista che passava oltre, incurante del rosso. Ma la...
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LA MAXI-COMMESSA
Il progetto è stato affidato all'Agenzia della Mobilità, che a giorni dovrebbe assegnare la commessa da 1,5 milioni di euro. Gli operai dovrebbero cominciare a montare gli impianti all'inizio del prossimo anno e da febbraio, pare di capire, il sistema dovrebbe essere pienamente operativo. La rete sarà collegata direttamente sia con la Sala Lupa della Municipale, sia con la Sala Sistema Roma, il centro di controllo nell'ex manifattura di tabacchi di piazza Giovanni da Verrazzano, all'Ostiense, dove confluiscono 1.300 impianti di sorveglianza da ogni parte della Capitale.
LE AREE
I nuovi obiettivi saranno puntati su via Prenestina e via Togliatti, piazzale Numa Pompilio, lungotevere Marzio intorno a Ponte Umberto I, viale Marconi e via Colombo, piazza dei Navigatori, Corso Francia, via Isacco Newton, lungotevere de' Cenci e lungotevere Michelangelo, via del Foro Italico, insomma la Tangenziale, largo Perassi all'Aurelio. E le nuove telecamere arriveranno anche sulla Pontina, una delle strade più pericolose d'Italia a leggere le statistiche sugli incidenti mortali, funestata ieri da una voragine di 8 metri all'altezza di San Felice Circeo. Le nuove telecamere si andranno ad aggiungere alle altre 76 già presenti in città e gestite, dal 99 in poi, dall'Agenzia della Mobilità.
Gli impianti, stavolta, potranno sfruttare tecnologie di ultima generazione. Saranno in grado, per esempio, di rilevare auto, camion e scooter che «effettuano svolte vietate», intercettando i «veicoli che si muovono lungo una specifica traiettoria». Potranno rintracciare «veicoli che procedono contromano» e ovviamente segnaleranno in tempo reale «congestioni, incidenti o macchine in doppia fila», analizzando «il tempo di permanenza di oggetti all'interno di specifici poligoni».
Le telecamere serviranno anche a tenere d'occhio zone insicure della città. E a far scattare l'allarme in caso di pericoli, anche grazie al lavoro di supervisione della Polizia locale. «All'insorgere di una situazione di allarme la telecamera o il video server dovrà attivare un segnale acustico», si legge nelle carte dell'appalto, e «notificare l'evento con una mail ad un indirizzo di posta corredato di un'immagine statica» dell'accaduto.
ANTI-INGORGHI
Il progetto prevede migliorie anche sul versante del traffico, uno dei mali atavici dell'Urbe. I nuovi impianti di videosorveglianza dovranno «effettuare anche la rilevazione dei flussi veicolari e la classificazione dei veicoli» e saranno in grado di interagire con i semafori nelle zone dall'imbottigliamento facile o dove si è appena registrato un incidente. Nell'appalto difatti è previsto il «rilevamento e la segnalazione della congestione nel segmento stradale» e di «interagire con il centralino semaforico al generarsi di un evento attraverso un'uscita digitale direttamente dalla telecamera, al fine di incidere sul funzionamento dell'impianto».
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Il Messaggero