Roma, quel raid punitivo contro il complice del Sinto: «Avevano infastidito altre ragazze»

Roma, quel raid punitivo contro il complice del Sinto: «Avevano infastidito altre ragazze»
Quando hanno visto la sua foto su giornali e telegiornali, alcuni residenti de La Rustica hanno sgranato gli occhi: «È lui, lo stesso che hanno picchiato davanti alla...

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Quando hanno visto la sua foto su giornali e telegiornali, alcuni residenti de La Rustica hanno sgranato gli occhi: «È lui, lo stesso che hanno picchiato davanti alla chiesa». Il motivo non è chiaro ma i residenti oggi, non escludono che possa essere stata compiuta un'azione punitiva contro Maikon Halilovic, 20 anni, accusato di esser stato il complice di Mario Seferovic, 21 anni, e di aver fatto il palo durante lo stupro di due 14enni lo scorso 10 maggio in una traversa della via Collatina.


LE IMMAGINI
Il ragazzo è stato riconosciuto così dai cittadini del popoloso quartiere alla periferia est di Roma: dalle pagine dei giornali e dalle immagini diffuse dai tg che raccontano da più di 48 ore lo stupro delle due 14enni e da qui hanno ricollegato il suo volto a una storia avvenuta i primi giorni di ottobre quando Halilovic di fronte alla chiesa di Nostra Signora di Czestochowa, in largo Augusto Corelli, è stato picchiato e malmenato da un gruppo di almeno sei uomini.

IL FATTO
«L'aggressione ricorda Sergio Vitali, presidente del comitato di quartiere La Rustica era nata dopo che qualcuno aveva urlato che quel ragazzo stava importunando una bambina di neanche dieci anni nell'oratorio». «In realtà però prosegue Vitali nessuno che io ricordi ha visto quel ragazzo accanto alla bambina ma di certo è stato poi picchiato». E ora che Halilovic si trova in carcere con l'accusa di violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona benché si sia dichiarato innocente per voce del suo legale, Emanuele Fierimonte proprio i residenti de La Rustica non escludono che quell'aggressione di fronte alla chiesa possa essere stata compiuta da chi, in realtà, voleva vendicare le due adolescenti violentate. «È l'unica spiegazione logica che riesco a darmi», dice una signora anziana.

LA VENDETTA
«Per come è stata condotta conclude Vitali l'aggressione sembrava organizzata». «Mi sa che qualcuno per le due ragazze stuprate scrive un'altra residente gli ha dato una lezione». «Nessuno l'ha visto con i bambini aggiunge un altro cittadino è stata una vera e propria missione punitiva».

Halilovic per quelle strade che si aprono alla periferia est di Roma non è un volto nuovo. Il campo nomade di via di Salone non è lontano e lui girava quasi sempre in compagnia della madre a chiedere l'elemosina di fronte al supermercato di via Filiberto Petiti o nei pressi della chiesa in largo Corelli. Dopo l'episodio il ragazzo non si è fatto più vedere in zone e come lui, anche la madre.
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Il Messaggero