Roma, stretta sui negozi etnici del Pigneto: multe per oltre 10mila euro

Roma, stretta sui «bangla» del Pigneto: multe per oltre 10mila euro
Giro di vite per i “negozietti etnici” della zona di largo Preneste. La polizia amministrativa del commissariato di Porta Maggiore, diretto da Augusto Pallante,...

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Giro di vite per i “negozietti etnici” della zona di largo Preneste. La polizia amministrativa del commissariato di Porta Maggiore, diretto da Augusto Pallante, ha effettuato ispezioni mirate negli esercizi pubblici e locali per la vendita e somministrazione di alimenti e bevande che sia affacciano sulla zona. I controlli straordinari sono partiti dalle lamentele dei residenti che lamentavano la presenza di molte persone che bivaccano nei giardini li presenti, spesso in stato di alterazione psicofisica dopo aver acquistato bevande alcooliche nei negozi gestiti dal stranieri vicini alla piazza, aperti fino a tarda notte.


Durante i controlli, in un minimarket è stata riscontrata la presenza di un lavoratore privo di contratto e numerosa merce in vendita priva di prezzo, al gestore, pertanto, è stata irrogata una sanzione amministrativa. In un altro minimarket è stato accertato che il gestore, in violazione al regolamento Comunale, ha continuato a vendere birre in vetro dopo le ore 22:00 a diversi acquirenti che sono stati identificati, sanzionati ed ammoniti a non consumare alcool nel parco pubblico.

È stata riscontrata inoltre, la presenza di un dipendente, bengalese, privo di contratto lavorativo ed irregolare sul territorio italiano. Il gestore, bengalese, è stato denunciato all'Autorità giudiziaria per il reato di favoreggiamento alla permanenza in clandestinità del lavoratore «in nero», ed avendo disatteso per la seconda volta il Regolamento di Polizia Urbana per la vendita di alcoolici oltre l'orario, è stata inoltrata la sanzione ai competenti Uffici comunali al fine di sospendere la licenza così come previsto dalla relativa normativa. Ulteriori irregolarità sono state riscontrate in un bar della zona per l'inosservanza sull'etichettatura dell'indicazione degli allergeni contenuti negli alimenti. Il totale delle sanzioni amministrative comminate è stato di oltre 10.666 euro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero