La tentazione, nel Movimento 5 Stelle, c’è: rimettere ai voti la delibera che ha attribuito il «pubblico interesse» al controverso progetto stadio. Una...
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Prende corpo allora l’idea di resettare tutto. Ripartire da lì, dal voto del provvedimento, senza che De Vito, ancora in custodia cautelare, conduca i giochi sul pallottoliere. Altrimenti su tutto l’iter di approvazione, si ragiona nel Movimento, potrebbe allungarsi l’ombra di quel vizio originario. La voce di un voto bis vortica da giorni nei corridoi di Palazzo Senatorio. E la conferma al Messaggero Donatella Iorio, grillina di ferro e presidente della Commissione Urbanistica del Campidoglio: «Ci stiamo ragionando, c’è la possibilità che la delibera sul pubblico interesse venga votata nuovamente», rivela al telefono, proprio perché il vecchio provvedimento era stato «messo ai voti da De Vito». Se i grillini giocassero questa carta, per il progetto la strada si farebbe ancora più impervia. Intanto perché una seconda conta in Aula Giulio Cesare, dopo l’inchiesta per tangenti e il parere del Politecnico che ha parlato di «impatto catastrofico» sulla viabilità di Roma Sud, potrebbe avere esiti tutt’altro che scontati. E poi perché slitterebbe la variante urbanistica, già congelata da un anno. «La variante è uno step successivo; in caso, sarebbe discussa solo dopo il pubblico interesse», riflette Iorio.
IL NUOVO PARERE
Oggi intanto in Commissione Urbanistica arriva la delibera per «l’annullamento» del pubblico interesse, portata avanti da Cristina Grancio, la dissidente espulsa dal M5S per non avere cambiato linea su Tor di Valle.
Il Messaggero