Piccioni senza frontiere, e soprattutto zecche, da loro veicolate, senza confini. E l’ultima scoperta di zecche trasportate dai piccioni è fresca fresca. «Non...
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«Siamo di fronte a una realtà igienico-sanitaria potenzialmente molto pericolosa - aggiunge Maritato - come associazione che tutela i cittadini, dunque sollecitiamo il Comune di Roma e la municipalizzata Ama a istituire un monitoraggio e una pulizia straordinaria di Lungotevere al fine di prevenire spiacevoli sorprese nei giorni addivenire». E proprio sul Lungotevere è stata segnalata la scomoda presenza di piccioni infestati da zecche. Sì, le zecche, veri insetti killer: possono infatti trasmettere all’uomo una serie mortale di infezioni virali e batteriche. E poi clamidie, ornitosi e le più note salmonellosi eccetera. Un campionario di infezioni da brivido, che o direttamente con le feci o, tramite le zecche, può essere direttamente veicolato all’uomo da questi romantici pennuti. Intanto sui tetti e sulle strade del centro mucchi di sterco si seccano al sole e sembra lontana la soluzione di un problema che da troppi anni è all’attenzione degli amministratori senza essere affrontato con decisione.
«Siamo stanchi di vivere con le persiane perennemente chiuse per non far avvicinare i piccioni», dice una anziana signora residente in via di Ripetta. «È una storia senza fine, e non solo sul Lungotevere - si sfoga Luca - il guano è pericoloso per noi che giriamo in motorino». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero