Con un po' di trucco, cantava Lucio Dalla, puoi diventare un altro. Certo qui il caso è fin troppo disperato: basterà qualche palla in più a trasformare...
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CASO ALL'ANTICORRUZIONE
Ieri Virginia Raggi ha confermato quanto anticipato dal Messaggero. La vicenda di Spelacchio, ha detto la sindaca, è finita al centro di «un'indagine interna per capire di chi sia la responsabilità e saranno chiesti i danni», perché, ha ammesso la prima cittadina, «sicuramente c'è stato qualche problema tra il taglio e il trasporto». Raggi invita tutti a sdrammatizzare. Insomma, dice la sindaca, «prendiamola con un sorriso, a Spelacchio si sono affezionati tutti e poi ci sono problemi ben più gravi». Ma del caso parlano ancora in tanti (il segretario del Pd, Matteo Renzi concede: «Il no alle Olimpiadi è stato peggio di Spelacchio...») e il presidente della commissione Trasparenza del Campidoglio ha deciso di spedire un dossier all'Anticorruzione sui 48mila euro spesi (senza gara) dal Comune per l'operazione albero di Natale, non proprio riuscitissima, diciamo. In attesa delle nuove palle, i romani, con la solita ironia, hanno deciso di addobbare l'alberone spelacchiato con bigliettini di ogni risma. Una pasquinata in salsa natalizia; c'è chi scrive «Riposa in pace», chi «sei bellissimo», chi fa la sintesi tra le due visioni: «L'importante è essere belli dentro». Lo stesso dice l'assessore all'Ambiente, Pinuccia Montanari: «La bellezza è nelle imperfezioni, Spelacchio non lo cambiamo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero