La Rete dà, la Rete toglie. A meno di 24 ore dalla pubblicazione online dei 209 video di aspiranti candidati M5S a Roma, uno di loro, il professore Antonio Caracciolo,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'attacco sulla sua candidatura viene soprattutto dal Pd: «Complimenti al M5S: a Roma (Roma!) riescono a candidare il professore Antonio Caracciolo, che definì Priebke "una vittima di vendetta" -, twitta il deputato del Pd e storico Andrea Romano - Il negazionismo è la nuova frontiera grillina?». «Questa è la dimostrazione plastica che non si risolvono i problemi con l'esibizione del certificato penale - dice il candidato alle primarie del centrosinistra per il Campidoglio Roberto Giachetti -. Ci vuole la politica». Ancora più critico l'altro candidato Pd Roberto Morassut: «È improponibile per una città come Roma. Poi ognuno è libero di candidare chi vuole. Ma ci starebbe assai male per Roma, per la sua storia e per il fatto che ha vissuto tante tragedie a causa dell'occupazione nazifascista». Il Movimento 5 Stelle rivendica di aver agito subito per bloccare la candidatura del professore. «Nella dichiarazione di intenti - che io personalmente non avevo letto - dice Lombardi - Caracciolo invece di preoccuparsi per Roma raccontava la sua storia. Per noi la libertà d'espressione è fondamentale, ma prima viene la condanna assoluta di eventi come il Genocidio».
La deputata assieme agli altri parlamentari romani, tra cui Alessandro Di Battista e Paola Taverna, aveva preso l'incarico di scremare i curricula dei candidati da quasi 300 a 209 per la prima fase delle 'Comunariè.
Il Messaggero