Roma, Befana "blindata" a piazza Navona: «Accessi a numero chiuso»

Roma, Befana "blindata" a piazza Navona: «Accessi a numero chiuso»
Varchi per controllare e contingentare gli ingressi, presìdi sanitari, ronde dei vigili e un sistema di videosorveglianza pubblico-privato che farà dialogare i...

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Varchi per controllare e contingentare gli ingressi, presìdi sanitari, ronde dei vigili e un sistema di videosorveglianza pubblico-privato che farà dialogare i dispositivi dei negozi con le autorità. C'è da fare ancora qualche piccola limatura ma il piano di sicurezza per la Festa della Befana di piazza Navona, ormai ai blocchi di partenza, (la rassegna inizierà il prossimo 2 dicembre e durerà 36 giorni) è pressoché ultimato. A metterlo a punto in tempi record, è stato il Campidoglio dopo che le associazioni degli ambulanti, interpellate al riguardo dall'assessorato al Commercio, hanno rifiutato di provvedere loro stesse all'organizzazione del dispositivo (il bando era stato chiaro: a loro spetta solo l'attuazione con la copertura dei costi). È di fatto una novità per piazza Navona. La Festa della Befana le ultime edizioni antecedenti al 2014 non erano state accompagnate da controlli capillari e stringenti, ma in virtù della direttiva emanata dal ministero dell'Interno lo scorso luglio relativa ai Modelli organizzativi per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche, anche la rassegna natalizia più nota di Roma dovrà adeguarsi. Sia un'ottica di prevenzione anti-terrorismo sia per escludere l'ipotesi di ripetere nel cuore di Roma, una seconda piazza San Marco. Ciononostante, non è detto che tutto fili liscio come l'olio. A partire dalla messa in pratica del piano stesso contro il quale gli ambulanti hanno già avvertito: «Se sarà troppo costoso, non lo attueremo». Tradotto, nessuno monterà i gazebo bianchi (l'adozione del banco tipo è stata fatta slittare) e dunque niente festa. Ma andiamo con ordine.


LE MISURE
«Le misure del piano sono state discusse e approvate spiega il delegato alla sicurezza per il Campidoglio, Marco Cardilli nell'ultimo Tavolo per l'ordine e la sicurezza, stiamo ora provvedendo agli ultimi dettagli ma c'è l'accordo con le forze dell'ordine». Tecnicamente saranno istituiti dei varchi d'accesso controllati, che corrispondono agli ingressi naturali della piazza resa unica anche da Bernini, Borromini e Rainaldi. Si tratta di via Agonale, via dei Lorenesi, via Sant'Agnese in Agone, via di Pasquino, via dei Canestrari e Corsia Agonale. «Stiamo finendo di valutare spiega ancora Cardilli se prevedere anche un controllo fisico delle persone ai varchi oltre a quello numerico». In piazza potranno accedere ogni giorno soltanto un tot di persone. «Circa 22mila ma molto dipenderà aggiunge il delegato alla sicurezza di Roma Capitale dai banchi che realmente saranno montati e dunque dalla totale occupazione di suolo pubblico». Di sicuro verrà garantito un principio di fluidità per evitare che si crei in piazza la ressa soprattutto nei weekend. Ci saranno inoltre anche i vigili del fuoco, 5 vigili urbani e tre presìdi sanitari. Verosimilmente, due muniti di ambulanza e uno con personale sanitario specializzato. La Festa sarà controllata anche da occhi elettronici «Ci sono le videocamere della Sovrintendenza conclude Cardilli e quelle delle attività commerciali, ci sarà un raccordo con la Questura».

I COSTI

Per quanto riguarda il personale (come gli stewart da posizione dalle 9 alle 24 nei varchi) l'assessorato alle Attività produttive dovrà indicare al più presto una società a cui affidare il servizio. Lunedì il piano sarà presentato alle associazioni degli ambulanti. Per allora l'assessore al Commercio, Adriano Meloni, dovrebbe riuscire a quantificare con precisione anche il peso economico dell'operazione. Che come lui stesso ha detto, a margine della presentazione del Convention bureau, «dovrebbe oscillare sui 300 mila euro». Ed è qui che arrivano gli ambulanti: «Una cifra del degenere suddivisa tra tutti gli operatori spiega Valerio Mangione dall'Anva Confesercenti sarebbe insostenibile». Sulla Festa della Befana, che ha riportato in auge la famiglia Tredicine, non è scritta ancora la parola fine.
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Il Messaggero