Roma, si rifiuta di pagargli da bere, lo picchiano a sangue: arrestati due fratelli rom

A conclusione di una complessa attività d’indagine e in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A conclusione di una complessa attività d’indagine e in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati hanno arrestato due fratelli di etnia rom, uno di 16 e uno di 33 anni, ritenuti responsabili del tentato omicidio di un 46enne italiano, avvenuto all’interno di una sala slot sulla via Casilina, il 23 settembre dello scorso anno.

I due fratelli avevano aggredito l’uomo che in quel momento stava acquistando una birra e si era rifiutato di offrire anche a loro una consumazione.
L'uomo si era rifiutato di pagargli da bere e a quel punto era stato aggredito prima con calci e pugni, poi, con un chiavistello utilizzato per aprire le macchine slot, ferendolo al collo e al torace.
I due fratelli sono stati identificati  dopo la visione delle immagini del sistema di videosorveglianza installato all’interno del locale e dopo aver raccolto le testimonianze di presone presenti.
Dal giorno seguente all’aggressione, entrambi gli stranieri avevano abbandonato le rispettive abitazioni facendo perdere le proprie tracce.
La ricostruzione dei fatti e l’acquisizione delle fonti di prova ha consentito a l’emissione delle misure restrittive a carico di entrambi i rom che nel frattempo si erano resi irreperibili.
I Carabinieri sono riusciti prima a catturare il minore all’uscita di un bar situato sulla Casilina e dopo qualche giorno il fratello maggiorenne che, sentitosi braccato, si era nascosto con la propria famiglia rifugiandosi in un’abitazione situata nella campagne del comune di Aprilia (LT).
Il minore è stato portato presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Casal Del Marmo mentre il maggiorenne è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Regina Coeli.
 
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero