Si presentavano ben vestiti e con finti distintivi della Polizia fermavano i turisti dichiarandosi con un perfetto inglese appartenenti alla «Drug-Police»....
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Le ignare vittime, credendo di trovarsi di fronte a veri Poliziotti, non esitavano a mostrare i documenti o a farsi perquisire dai due malfattori, i quali si impossessavano anche degli oggetti che le vittime nascondevano nelle tasche interne dei loro indumenti. In una circostanza però una di queste scene è stata notata dai poliziotti del Commissariato durante uno dei consueti servizi di controllo del territorio effettuato nella zona della stazione Termini. È iniziata così un'immediata attività investigativa finalizzata ad individuare i due falsi poliziotti.
Proprio ieri sera i due criminali dopo aver scelto dei facoltosi cittadini stranieri, bielorussi, li hanno avvicinati e dopo essersi qualificati come poliziotti, li hanno sottoposti ad un "controllo" impossessandosi di denaro contanti, gioielli e di un telefonino di ultima generazione. I due falsi poliziotti non sapevano però di essere pedinati dai veri poliziotti del Commissariato Viminale, i quali sono intervenuti bloccando i due malfattori; recuperata inoltre molta refurtiva tra cui gioielli, denaro in contante da pezzi di 500 euro, 45.000 rubli e altri oggetti. Da accertamenti investigativi è emerso che i due falsi poliziotti si erano resi responsabili di altri delitti dello stesso genere con il relativo riconoscimento delle vittime, tra i quali anche facoltosi turisti giapponesi. L.E. di 49 anni e I.L. di 47 - entrambi di nazionalità romena con precedenti - sono stati arrestati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero