Resterà sorvegliato nella notte l'edificio di viale Carlo Felice 69, di proprietà della Banca d'Italia, dove questa mattina è iniziato lo sgombero...
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Lo sgombero è iniziato durante le prime ore della giornata e durerà fino a mercoledì. La Regione ha fatto sapere che venerdì sono stati consegnati 5 appartamenti Ater a 10 dei 32 nuclei familiari presenti nella struttura a pochi passi dalla basilica di San Giovanni. Si tratta di 23 persone e tra queste ci sono 8 minori.
«La Regione ha promosso una cabina di regia con il Comune di Roma, il Municipio I e la proprieta' dell'immobile - ha commentato Massimiliano Valeriani, assessore regionale alle politiche sociali - che ha permesso di trovare una soluzione condivisa ed efficace, garantendo il ripristino della legalita' e il rispetto dei diritti delle persone. Stiamo lavorando per estendere questo modello anche ad altre occupazioni e auspico che si possa proseguire su questa strada di buon senso».
«Le persone in condizione di fragilità verranno accolte e supportate con percorsi di inclusione grazie alle risorse e agli strumenti messi a disposizione dalla società Sidief Spa (proprietaria dell'immobile), dall'Ater per la Regione Lazio e dal Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale - riferiscono in una nota congiunta Regione Lazio e Roma Capitale - Tutti gli interessati hanno già sottoscritto un progetto di inclusione sociale. Per tutta la durata delle operazioni sarà presente la Sala Operativa Sociale di Roma Capitale, che svolgerà azione di mediazione e di supporto. Le strutture in cui si trasferiranno le persone garantiranno ai minorenni la continuità scolastica e a tutti la continuità con il proprio ciclo di vita. Il percorso è stato pianificato al termine dei colloqui effettuati presso il Municipio I e grazie al coordinamento del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale. Un lavoro che si è sviluppato sulla base del censimento e di un'analisi caso per caso delle persone e dei nuclei. Regione Lazio e Roma Capitale avevano promosso nei mesi scorsi questo tavolo di lavoro con Municipio I e proprietà dell'immobile per ricercare una soluzione condivisa ed efficace al fine di garantire la legalità e il rispetto dei diritti delle persone».
In strada la postazione mobile della Sala operativa sociale del Campidoglio, i vigili urbani e i tecnici della Sidief, la società di gestione immobiliare, i quali si stanno assicurando che tutte le procedure proseguano senza intoppi. Alcune famiglie hanno lasciato la palazzina già nel weekend. Si tratta del primo sgombero soft, messo in piedi in una cabina di regia formata da Comune, Regione, I municipio e società privata. Anche quest'ultima ha messo a disposizione alloggi alternativi per alcuni dei nuclei con bambini.
Roma, via allo sgombero di Carlo Felice: «Poi tocca ad altri due stabili»
A metà giornata un aggiornamento da parte di Sidief che ha confermato «che sono in atto da parte delle Autorità competenti le operazioni di sgombero e messa in sicurezza dello stabile di sua proprietà situato a Roma, in via Carlo Felice 69, occupato abusivamente da quattordici anni e caratterizzato da gravi dissesti strutturali.
La tabella di marcia è stabilita da tempo: il circuito di accoglienza di Roma capitale ospiterà soprattutto single e un paio di coppie; quelli ospitati dalla Regione si sono già sistemati; infine mercoledì i rimanenti prenderanno in consegna le case della Sidief. Alcuni stanno valutando di rifiutare l'accoglienza per una sistemazione autonoma. Anche loro saranno seguiti dai team del dipartimento alle Politiche sociali. Tutti - fanno sapere dagli assessorati comunali e regionali - hanno sottoscritto l'impegno a lasciare Carlo Felice entro mercoledì. La prefetto Paola Basilone, dal canto suo, è pronta a utilizzare lo stesso modello soft per sgomberare altri edifici di proprietà privata. Una lunga lista nella Capitale.
«Siamo soddisfatti dell’esito positivo dell’operazione di recupero dell’immobile che da questa mattina vede l’avvio della fuoriuscita concordata degli occupanti - il commento della presidente Sabrina Alfonsi e l’assessore alle Politiche Sociali del Municipio Centro, Emiliano Monteverde - Un esito non scontato, frutto di mesi e mesi di lavoro portato avanti con l’obiettivo di evitare in ogni modo che sul nostro territorio si potessero ripetere i momenti drammatici vissuti due estati fa in occasione dello sgombero senza preavviso di Via Curtatone, con le persone in strada e gli idranti in azione».
Il Messaggero