Le auto e i furgoni di servizio usati come taxi per i familiari, o come mezzi privati per svolgere attività extra lavorative: servizi di potatura a domicilio, consegna di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE TELECAMERE
Sono le intercettazioni e le videocamere piazzate sui furgoncini e negli uffici dagli agenti della Polizia locale a incastrare gli indagati e a consentire agli investigatori di ricostruire gli affari extra dei dipendenti. Nell’ordinanza si legge che Massimo Pinto e Chiaravini - dirigenti dell’ufficio - sono «i principali artefici di tutta la vicenda». Sfruttando il ruolo di primo piano all’interno dell’ufficio, «approfittano dell’anarchia sussistente, contribuendo in realtà anche a crearla per soddisfare i propri interessi». Per il gip, Chiaravini è «l’indagato che più di altri utilizza con assoluta disinvoltura mezzi e strumenti della pubblica amministrazione come fossero di sua proprietà, senza alcuna remora». Svolge lavori in giardini privati, ma usa auto e furgoni anche per recarsi a casa, per accompagnare la compagna al centro commerciale, per portare un meccanico a riparare la sua auto. Tra il 2 luglio e il 13 novembre 2018, annota il giudice, per 21 volte l’indagato «si è appropriato dei mezzi, a volte addirittura riportandoli dopo diversi giorni, quando necessario coperto dalla timbratura eseguita dai colleghi».
E così gli investigatori l’hanno pizzicato mentre potava una palma in una villa fuori Roma, trasportava di bancali di legno, smerciava vino da lui prodotto, andava a un funerale. In un’occasione è anche andato a casa a tagliare il prato, «per completare l’orario di servizio». Un suggerimento che gli aveva dato Pinto, come emerge da un’intercettazione. Il 2 luglio 2018, invece, viene intercettato mentre effettua «attività di potatura di una siepe di un villino in via Torre di Morena». Il 9 luglio lascia il furgone parcheggiato a casa fino al giorno successivo. L’8 novembre, accompagna la compagna all’Ikea. Il tutto in orario di lavoro.
TRAFFICO DI RIFIUTI
Dalle intercettazioni, sottolinea il gip, emerge anche un servizio di consegna di legna tagliata in un terreno un via Tuscolana, «ricompensato dal beneficiario con un quantitativo di carne quale corrispettivo del favore ricevuto».
Il Messaggero