Roma, ragazza sequestrata e violentata al campo nomadi: arrestato un romeno, si cerca il complice

Roma, ragazza sequestrata e violentata al campo nomadi: arrestato un romeno, si cerca il complice
Sequestrata e violentata per tutta la notte all'interno di una baracca di un piccolo insediamento nomadi sulla Prenestina, a Roma. È l'incubo vissuto qualche giorno...

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Sequestrata e violentata per tutta la notte all'interno di una baracca di un piccolo insediamento nomadi sulla Prenestina, a Roma. È l'incubo vissuto qualche giorno fa da una ragazza di origini albanesi. Uno dei presunti responsabili, un cittadino romeno, è stato arrestato dai carabinieri ma le indagini sono ancora in corso per risalire ad almeno un complice. La ragazza sarebbe riuscita a sfuggire ai suoi aguzzini solo dopo ore di abusi e, arrivata in strada, a chiedere aiuto ad un passante. Subito dopo si è recata in una stazione dei carabinieri e ha presentato denuncia.


La giovane avrebbe raccontato che si trovava a poche centinaia di metri da casa quando è stata avvicinata in strada, nei pressi di via Teano, da due uomini che l'avrebbero trascinata nella vegetazione e sequestrata in una baracca fatiscente, violentandola ripetutamente per tutta la notte. Un vero e proprio incubo finito solo la mattina seguente quando, approfittando dell'ubriachezza dei suoi aguzzini, sarebbe uscita dalla baracca e scappata in strada chiedendo aiuto. Il padre, in una lettera indirizzata a genitori e cittadini del quartiere, ha raccontato le violenze subite dalla figlia invitando tutti a partecipare a una manifestazione sabato pomeriggio alle 16, all'angolo tra viale Partenope e via Marcianise, per «chiedere il totale ripristino della sicurezza».

«Allarme incolumità per la vita dei nostri figli» si intitola la lettera in cui scrive: «Insieme uniti possiamo fermare i criminali che ci terrorizzano ogni giorno, insieme possiamo vincere il degrado del nostro quartiere». E sulla vicenda c'è massimo riserbo da parte dei Carabinieri perchè, si apprende da fonti investigative, sono ancora in corso indagini per risalire a eventuali complici.
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Il Messaggero