Roma, al Pigneto maxilaboratorio delle grandi griffe falsificate: sequestrati 110 mila articoli

Un laboratorio clandestino del falso, nascosto dentro un garage al Pigneto. Dove il lavoro era organizzato come una vera e propria sartoria: borse, capi di abbigliamento e...

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Un laboratorio clandestino del falso, nascosto dentro un garage al Pigneto. Dove il lavoro era organizzato come una vera e propria sartoria: borse, capi di abbigliamento e accessori prodotti su ordinazione e destinati al mercato delle spiagge romane.

 
I finanzieri del comando provinciale di Roma, hanno sequestrato 110 mila articoli contraffatti - tra borse, scarpe, maglie, occhiali e foulard - che riportavano i marchi Louis Vuitton, Prada, Dolce e Gabbana, Nike, Colmar, Stone Island, Chanel, Adidas, Ralph Lauren e Burberry perfettamente identici agli originali. Numeri da record emersi dopo settimane di indagini, appostamenti e videosorveglianza, come spiegato dal Maggiore Leonardo Landi, comandante Nucleo Operativo Guardia di finanza di Roma

Nei giorni scorsi, i militari del I Gruppo Roma, con il supporto dei “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego hanno perquisito appartamenti e locali situati nel rione, storica roccaforte dei grossisti di capi contraffatti. I locali sono stati individuati nel corso di una mirata attività di monitoraggio della zona, anche mediante sistemi di videosorveglianza, che ha permesso di rilevare un continuo flusso di cittadini di nazionalità senegalese.

In particolare, i finanzieri hanno ricostruito la filiera del falso, individuando dapprima le fonti di approvvigionamento dei prodotti c.d. neutri, ovvero sprovvisti di marchi “griffati”, poi i laboratori clandestini dove i senegalesi vivevano  e dove venivano apposte le etichette false, infine i canali di commercializzazione dei prodotti finiti nel mercato della Capitale.


Il modus operandi era quello di una vera e propria "sartoria": i prodotti venivano suddivisi tra borse, capi d’abbigliamento e accessori,  lavorati in diverse abitazioni in base ai pezzi ordinati dai clienti. Nove persone sono state denunciate a piede libero per reati di contraffazione e gli elementi acquisiti saranno sviluppati per incidere in modo sempre più determinante nella lotta al fenomeno. L’azione delle Fiamme Gialle si inserisce nel più ampio contesto della tutela della legalità e dei soggetti economici che operano nel rispetto delle regole e che subiscono la concorrenza sleale del mercato del falso e dell’abusivismo commerciale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero