L’informazione “scomoda” che viaggia nei licei

L’informazione “scomoda” che viaggia nei licei
«Scomodo», l’informazione  «slow» dei liceali romani è un mensile autofinanziato...

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«Scomodo», l’informazione 

«slow» dei liceali romani
è un mensile autofinanziato
@adgiornalaio 

C’è qualcosa di eroico nell’impresa che, da alcuni mesi, è stata avviata da un gruppo di liceali e universitari, tra i 15 e i 24 anni. Stanchi della «sovrabbondanza di contenuti e della rapidità dell’informazione digitale», hanno, infatti, deciso di rimboccarsi le maniche, fare rete e realizzare un mensile gratuito e autogestito. Si chiama “Scomodo” e a guidarlo, fra gli altri, è un ragazzo che ha da poco compiuto 18 anni – Tommaso Salaroli – che sogna di cambiare Roma partendo dalla carta. «Scomodo è un mensile da leggere con calma, voglia e pazienza – spiegano su un sito deliberatamente minimal e senza notizie – riteniamo fondamentale la valorizzazione del cartaceo per un’informazione approfondita. Per questo motivo, proponiamo un’informazione lenta, che garantisce e facilita un’attenzione maggiore nella lettura». Dietro a questo progetto c’è un grande lavoro collettivo, perché «il cuore di un giornale – sottolineano – risiede nell’interazione». La distribuzione avviene davanti a licei, nelle biblioteche ma anche in alcuni esercizi commerciali e si è spinta ben oltre i confini del Gra (Bologna, Milano, Napoli, Torino). «Roma è sempre più una città che affonda nell’ignoranza», dice Salaroli, che quando parla, durante le iniziative pubbliche (le “Notti scomode”, organizzate per valorizzare luoghi abbandonati ma anche per raccogliere fondi), è quanto di più lontano possa esserci rispetto al cliché dei 18enni. Un gruppo di lavoro (e di fedeli lettori) che cresce articolo dopo articolo: «Siamo tanti, ma non saremo mai abbastanza».
marco.pasqua@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero