Il semaforo-eroe sulla circonvallazione, in funzione anche mentre sprofonda

Il semaforo-eroe sulla circonvallazione, in funzione anche mentre sprofonda
Per qualche giorno un semaforo è diventato un eroe cittadino. È successo un paio di settimane fa, sulla circonvallazione Gianicolense. Un cedimento del suolo, un...

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Per qualche giorno un semaforo è diventato un eroe cittadino. È successo un paio di settimane fa, sulla circonvallazione Gianicolense. Un cedimento del suolo, un palo affondato di due metri rispetto al normale livello della strada, e la luce rosso-giallo-verde si è ritrovata ad altezza d’uomo o meglio ancora di cane. Ma nonostante la scomoda posizione, l’apparecchio non si è sentito esentato dai suoi doveri: non ha mai smesso di funzionare, in servizio sempre e comunque, anche mentre sprofondava nelle sabbie mobili di piazzale Dunant.

I romani lo hanno proclamato campione di efficienza e di abnegazione. «Una lezione di professionalità per tutti. L’Italia riparta da via Gianicolense» ha scritto sui social il noto fumettista Francesco Artibani, che ha anche osservato l'analogia tra il semaforo della circonvallazione e la scena finale del film “Terminator 2”, quando il cyborg buono interpretato da Schwarzenegger per salvare l’umanità si cala nel magma rovente di una fonderia e, ormai sommerso quasi per intero dall’acciaio fuso, muove la mano ancora in superficie, per fare segno con il pollicione che è tutto a posto.

Anche il semaforo della Gianicolense ci ha detto che è tutto a posto: dopo qualche giorno il palo è stato riportato su, all’altezza che gli compete, e il semaforo ci ha insegnato che la città va avanti grazie a tutti quelli che, come lui, continuano a fare il proprio dovere pure se la terra gli sprofonda sotto i piedi.

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Il Messaggero