Roma, sedicenne si lancia dalle scale e muore: l’ombra della sfida via social

Roma, sedicenne si lancia dalle scale e muore: l’ombra della sfida via social
Un incidente. O forse una sfida da postare sui social: è avvolta nel mistero la morte del 16enne trovato giovedì pomeriggio in fondo alla tromba delle scale. A dare...

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Un incidente. O forse una sfida da postare sui social: è avvolta nel mistero la morte del 16enne trovato giovedì pomeriggio in fondo alla tromba delle scale. A dare l’allarme giovedì pomeriggio è stata la mamma quando, non trovandolo nella sua camera, si è affacciata prima sul pianerottolo di casa. Quindi ha guardato giù, riconoscendo quindi il corpo del figlio steso a terra già morto. Pochi minuti dopo i sanitari del 118 erano sul posto, una elegante palazzina di sei piani a Fonte Meravigliosa, tra Vigna Murata e la Cecchignola a Roma. Ma ogni tentativo di rianimare il ragazzo è stato inutile. Le ferite riportate dopo il volo dal quarto piano non gli hanno lasciato scampo. Da un primo esame esterno sarebbe infatti morto sul colpo. Per la conferma bisognerà comunque attendere gli esiti dell’esame autoptico che è stato già disposto. Mentre gli agenti del distretto Esposizione stanno indagando su quanto avvenuto.

 

 

 


GLI INDIZI
Gli investigatori hanno ascoltato a lungo i familiari del giovane per ricostruire gli ultimi giorni prima del dramma. Da quanto ricostruito, non aveva alcun problema né a scuola né in famiglia: «Non escludiamo nulla- precisano- ma abbiamo forti dubbi che si tratti di un suicidio». Tanto che non è stata trovata né una lettera né un biglietto d’addio. Le piste “calde” restano l’incidente o un gioco, forse una sfida sui social. Più di un dubbio per chi sta indagando. Saranno determinanti i dati registrati nel pc, subito sequestrato.

E dal cellulare, trovato accanto al corpo morto del giovane. Anche questo, secondo i poliziotti, sarebbe un indizio che confermerebbe l’ipotesi di una “challange”, una sfida sul web. Il pericoloso gioco, da condividere sui social. In alcuni casi si tratta semplicemente di azioni sciocche o ridicole, ma sempre più spesso vengono imposte regole e procedure sempre pericolose. Dunque il 16enne potrebbe essere rimasto coinvolto proprio in una di queste sfide. Una delle ultime lanciate su TikTok, è stata l’ “Hanging challenge” che consiste in una prova di resistenza: il “gioco” prevede di legarsi una cintura attorno al collo e resistere per più tempo possibile. Il vero pericolo dell’asfissia sarebbe dovuto alla perdita dei sensi, rendendo impossibile svincolarsi.


LE INDAGINI
«Siamo molto sconvolti, c’è la procura che sta indagando. Aspettiamo la conclusione delle indagini» dicono i genitori del giovane. 


Il pm Alberto Pioletti ha intanto aperto già ieri un fascicolo contro ignoti per istigazioni al suicidio. «Era un ragazzo davvero tranquillo ed educato - ricorda la vicina di casa - sempre insieme alla sua famiglia, non riesco davvero a spiegarmi cosa sia accaduto. Come sia potuto morire così». Giovedì pomeriggio ha sentito le grida disperate della madre: «Siamo corsi tutti per capire cosa fosse accaduto - racconta ancora - la mamma era disperata ma fino all’ultimo ha sperato che i dottori riuscissero a rianimarlo. Invece non ha mai ripreso conoscenza».
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Il Messaggero