Bocciati gli istituti scolastici della Capitale. Un giudizio fortemente negativo sulla qualità di edifici, attrezzature, pulizia, manutenzione e sicurezza al...
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Sono alcuni dei dati emersi dal sondaggio condotto dall'Istituto Piepoli per l'Osservatorio « Roma! Puoi dirlo forte», guidato dal presidente Tobia Zevi, dal titolo «Indagine sulla Scuola - Qualità dell'insegnamento, strutture scolastiche e dinamiche sociali degli istituti di Roma a confronto con le altre capitali europee», presentato oggi a Roma alla Camera dei Deputati a cui sono intervenuti Tobia Zevi, Nicola Piepoli, presidente dell'omonimo Istituto, Piero Damosso, caporedattore centrale del Tg1.
«Nonostante non manchino elementi negativi, sembra che genitori e studenti ripongano una grande fiducia nella scuola, sebbene questa sia a volte tradita - ha dichiarato Tobia Zevi - Roma è una città dove, da quartiere a quartiere, sono ancora profonde le disuguaglianze economiche e sociali. La scuola deve ambire ad essere sempre più presidio di comunità e motore di socialità, e preparare al meglio i giovani al mondo, oltre che al mondo del lavoro. Studenti, insegnanti e famiglie hanno inoltre il pieno diritto di poter studiare e lavorare in strutture sicure ed adeguate».
Dal sondaggio si evince che c'è una forte domanda di scuola anche di pomeriggio, e nel periodo estivo nonchè di educazione civica. Chiediamo dunque un impegno alla politica affinchè gli istituti possano essere sempre più luogo di inclusione, crescita e condivisione - ha aggiunto - . È prioritaria, inoltre, una politica di incentivi per favorire gli spostamenti casa-scuola con i mezzi pubblici, per diminuire il ricorso alle auto private. Obiettivo: migliorare la vivibilità urbana e salvaguardare l'ambiente».
Lo studio ha riguardato 500 genitori di allievi romani dai 4 ai 15 anni e 160 in ciascuna delle altre città, nonché 250 ragazzi tra i 16 e i 19 anni a Roma e 80 in ciascuna delle altre capitali europee. In particolare, solo su Roma Capitale è stato effettuato anche un focus su 250 genitori di bambini tra 0 e 3 anni. A Roma - si legge ancora nella ricerca - ben tre genitori su quattro accompagnano i figli a scuola in automobile, contrariamente a quanto accade nelle altre capitali europee. Solo il 47% dei genitori ritiene che la scuola aiuti ad acquisire competenze informatiche di base, contrariamente al dato delle altre capitali europee che oscilla tra il 70 e il 79%. Significativo il focus sulla violenza nelle scuole: secondo il campione dei ragazzi intervistati il fenomeno risulta in forte aumento a Roma (+46%), più che nelle altre città analizzate. Tuttavia, solo uno studente capitolino su quattro ha sentito parlare di episodi di violenza nella propria scuola. - La ricerca approfondisce temi fondamentali tra i quali lo studio dell'inglese, il ruolo della scuola nella preparazione al mondo del lavoro, l'educazione civica nella formazione del cittadino, la violenza nelle scuole, la condizione degli edifici e delle infrastrutture scolastiche, la mobilità nel tragitto tra casa e scuola.
Genitori e ragazzi romani, comunque, mostrano un'enorme fiducia nella scuola pubblica, con una prevalenza netta rispetto ai loro colleghi europei. Nonostante i tagli, la scuola pubblica è vista, ancor oggi, come una grande risorsa di riscatto personale.
na menzione a parte merita la condizione delle infrastrutture scolastiche.
Il Messaggero