Sbranata dai cani randagi al parco chiede 500mila euro di risarcimento

Sbranata dai cani randagi al parco chiede 500mila euro di risarcimento
Un branco di cani l'assalì, riducendola quasi in fin di vita. Mentre faceva jogging nel parco naturale della Marcigliana, Nunzia Del Vecchio, 43 anni, fu braccata da tre...

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Un branco di cani l'assalì, riducendola quasi in fin di vita. Mentre faceva jogging nel parco naturale della Marcigliana, Nunzia Del Vecchio, 43 anni, fu braccata da tre randagi che le dilaniarono il corpo a morsi. Ora, la donna, che ha subìto un delicato intervento chirurgico e che è ancora in fase di riabilitazione, punta il dito contro il Campidoglio. La quarantenne ha citato di fronte al giudice civile il Comune, la Asl di zona e l'ente "Roma Natura", chiedendo un risarcimento da 473 mila euro. Come si legge nell'atto presentato in tribunale, infatti, l'amministrazione, che avrebbe il dovere di controllare e prevenire il fenomeno del randagismo, non avrebbe provveduto a mettere in sicurezza la riserva.

IL TERRORE
L'aggressione risale al 29 luglio dello scorso anno. Sono le 5,30 di mattina quando la Del Vecchio esce di casa per fare footing e raggiunge, come di consueto, il parco della Marcigliana. Mentre sta correndo, un cane esce da un cespuglio e si scaglia contro di lei. In pochi istanti l'animale viene raggiunto da altri due randagi di taglia media. La donna è spaventata: è circondata dal branco. Una delle bestie, all'improvviso, morde la mano sinistra della vittima. Gli altri due cani, invece, ne azzannano la gamba destra. La quarantenne cade. «Hanno cominciato a mordermi ovunque, sembravano iene», ricorda la Del Vecchio. Uno dei randagi tenta di trascinare la preda verso i cespugli. La donna è in un lago di sangue, i vestiti sono a brandelli. «Pensavo che fosse finita», ricorda la vittima. E' un ciclista di passaggio a soccorrere Nunzia, dopo quasi due ore di agonia.

Scaccia gli animali aiutandosi con la bicicletta. Poi, si avvicina alla Del Vecchio, la copre e le offre dell'acqua. Alla scena assiste anche una terza persona. Si tratta di un uomo che abita nelle vicinanze e che passa in macchina. Nonostante il ciclista gli chieda aiuto, l'automobilista non si ferma: è a processo per omissione di soccorso. La quarantenne si costituirà parte civile assistita dall'avvocato Filippo Valle.

Nunzia riesce a salvarsi. Sul posto arriva un'ambulanza che la porta in ospedale, dove viene sottoposta a un delicato intervento. I danni fisici e morali subiti dalla vittima, si legge nell'atto di citazione, sono stati valutati sulla base di una relazione medico legale. Per il perito, la cifra che il Campidoglio deve risarcire ammonta a 473 mila euro. Secondo l'avvocato Emanuele Verghini, che assiste la Del Vecchio nel giudizio civile, l'amministrazione, così come la Asl e l'ente “Roma Natura”, avrebbero il «dovere istituzionale di prevenire il fenomeno del randagismo per evitare pericoli al cittadino». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero