Di chi è la colpa se San Lorenzo è ridotto così

Di chi è la colpa se San Lorenzo è ridotto così
In una città e in quartiere così degradati, chiunque si sente autorizzato a fare tutto. Melissa Panarello ...

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In una città e in quartiere così

degradati, chiunque si sente
autorizzato a fare tutto.
Melissa Panarello


Melissa Panarello (famosa anni fa come “scrittrice erotica”, oggi scrittrice e basta), ha postato su Facebook un video filmato a San Lorenzo, il quartiere dove lei abita. Immagini molto forti e particolarmente sgradevoli: una ragazza che si masturba in mezzo alla strada, accovacciata all’interno di un cassonetto dei rifiuti. Il video è stato rimosso subito da Facebook perché violava le regole del social network, ma quelle poche ore di visibilità sono bastate a scatenare il solito dibattito politico, con le solite accuse del tipo «volete colpire la Raggi, quando c’erano quelli di prima non dicevate niente», (ormai a Roma non si può neanche dire “ahi” quando si inciampa sul marciapiede: si viene accusati di complicità con la vecchia politica).

La scrittrice ha poi precisato che la sua intenzione non era di criticare questa o quella amministrazione, bensì di segnalare una mancanza collettiva di «senso civico». I sociologi la chiamano teoria delle finestre rotte: se in una città non ci si preoccupa di riparare una finestra, qualcuno si sentirà autorizzato a sfasciare un lampione, e poi qualcun altro romperà una vetrina, innescando una spirale di vandalismo che alla fine porta a reati molto più gravi.

«Nel degrado vale tutto: vale spacciare, vale litigare, vale sporcare, vale urlare e cantare fino alle 6 del mattino, pisciare contro le saracinesche dei negozi, disturbare i passanti, i ristoratori e i negozianti» scrive la Panarello, fornendo una descrizione abbastanza precisa delle notti di San Lorenzo. Notti che - andrebbe aggiunto - vedono come protagonisti i nostri ragazzi, i nostri figli. Forse a Roma, oltre ai politici, hanno fallito anche i genitori. Hanno fallito i romani.

pietro.piovani@ilmessaggero.it


(Nella foto: un fermo-immagine del video postato da Melissa Panarello)  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero