Un magnete nel contatore per truffare la compagnia elettrica. Nell’ambito dei controlli disposti dal Comando della Compagnia Carabinieri di Palestrina finalizzati ad arginare i...
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Nel primo caso, i Carabinieri di San Cesareo hanno scoperto che il titolare di un bar di una vicina frazione aveva manomesso il contatore dell’energia elettrica installando un grosso magnete che permetteva di rallentarne il conteggio dei consumi. Il calcolo effettuato dal personale Enel intervenuto ha stimato una riduzione complessiva pari al 70% di quanto effettivamente assorbito dalla rete, trafugando, quindi, circa 80.000 Kwh di energia elettrica per un valore di 24.000 euro.
Stessa tecnica truffaldina per il secondo caso scoperto dai Carabinieri della Stazione di Zagarolo: i militari, in questo caso, hanno denunciato a piede libero il titolare di una trattoria, un 46enne del posto. Anche lui aveva pensato bene di usare la tecnica del magnete sul contatore per fatturare il minor numero possibile di Kwh. Grazie al sopralluogo effettuato con il personale specializzato dell’Enel, è stato possibile quantificare l’ammanco di 20.000 Kwh per un danno economico di 5.000 euro circa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero