Roma, ai ristoranti lo stop a Natale e Capodanno costerebbe 15 milioni di euro

Fino quindici milioni di euro di perdite soltanto per i ristoranti. Che possono anche triplicarsi se si considerano anche i bar. Queste le stime fatte, rispettivamente, da...

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Fino quindici milioni di euro di perdite soltanto per i ristoranti. Che possono anche triplicarsi se si considerano anche i bar. Queste le stime fatte, rispettivamente, da Fipe-Confcommercio e Fiapet-Confesercenti, sui mancati incassi di questi esercenti, qualora il governo decidesse lo stop delle loro attività tra Natale e Capodanno. Una decisione, quella del "lockdown della somministrazione" che non piace alle categorie.

Dalla Fipe il leader capitolino, Sergio Paolantoni nota che questa scelta «è contraddittoria anche guardando gli assembramenti che ci sono in strada o sui mezzi pubblici. Senza contare che le imprese hanno bisogna di certezze, perché devono pianificare il lavoro. Pensiamo soltanto alle ordinazioni delle materie prime».

Lunedì scorso titolari di bar e ristoranti sono scesi in piazza per far sentire la loro voce. Spiega Claudio Pica, numero uno della Fiapet-Confesercenti: «C'è un forte stato di grande sofferenza nel comparto ristorativo, che nella Capitale e sul territorio regionale sta facendo registrare perdite che negli ultimi mesi hanno superano i 500 milioni di euro. È necessario riaprire ristoranti, bar, gelaterie, pizzerie al taglio e street-food dopo le ore 18 perché il tessuto produttivo sta morendo, e il rischio è che molte aziende chiuderanno e migliaia di lavoratori saranno disoccupati».

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Il Messaggero