Roma, rissa tra stranieri ubriachi a Prati in pieno coprifuoco: lanci di bottiglie, due in ospedale

Notte agitata in zona Prati, a Roma. Una furibonda rissa scaturita per futili motivi, aggravata dallo stato di alterazione dovuto dall’abuso di bevande alcoliche, ha portato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Notte agitata in zona Prati, a Roma. Una furibonda rissa scaturita per futili motivi, aggravata dallo stato di alterazione dovuto dall’abuso di bevande alcoliche, ha portato all’arresto, nella tarda serata di ieri, di 6 persone – tre uomini e tre donne di età compresa tra i 21 e i 33 anni – tutti originari di vari paesi del Sud America. Ad intervenire in via Carlo Grabau sono stati i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, su segnalazione giunta al “112”: i militari hanno dovuto faticare non poco per sedare la zuffa, nel corso della quale i contendenti si sono affrontati anche con delle bottiglie di vetro. Per due di loro sono state necessarie le cure del Policlinico Casilino, da cui sono stati dimessi con 5 e 8 gg di prognosi.

Roma, maxi-assembramenti all'Eur: 3.000 ragazzi radunati, all'arrivo dei carabinieri la grande fuga

I Carabinieri hanno, quindi, fatto scattare le manette ai polsi dei 6 cittadini sudamericani con le accuse di rissa e lesione personale aggravata. Nei loro confronti, inoltre, sono state elevate le sanzioni amministrative previste dalla vigente normativa ministeriale finalizzata al contrasto del Covid-19, poichè trovati in un luogo pubblico oltre l’orario prescritto senza valido motivo. Dunque, in pieno coprifuoco. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero