Roma, traffico di rifiuti illeciti nel campo di rugby: è allarme a Spinaceto

Venerdì mattina è scattato il blitz alla Città del Rugby di via Renzini. Il sospetto è che lo spazio sia diventato centro di un traffico illecito di rifiuti anche tossici.

Roma, traffico di rifiuti illeciti nel campo di rugby: è allarme a Spinaceto
Non solo una discarica a cielo aperto. Ma anche un via vai di camion e furgoni che ha insospettito i residenti tanto da sollecitare un intervento dei vigili urbani. Così...

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Non solo una discarica a cielo aperto. Ma anche un via vai di camion e furgoni che ha insospettito i residenti tanto da sollecitare un intervento dei vigili urbani. Così venerdì mattina è scattato il blitz alla Città del Rugby di via Augusto Renzini a Spinaceto, nel quadrante sud della città. Gli agenti per accertare cosa stava accadendo all'interno della maxi struttura, costata 33 milioni di euro e mai terminata, sono saliti anche all'ultimo piano della palazzina adiacente. Confermando come il palazzetto dello sport e i campi sportivi, ormai abbandonati al degrado, si siano trasformati in una discarica a cielo aperto. Le indagini e gli accertamenti sono tutt'ora in corso: il sospetto è che lo spazio sia diventato il centro di un traffico illecito di rifiuti anche tossici. La pista seguita è quella degli svuota - cantine di zona che scaricherebbero sull'ex campo da rugby cumuli di spazzatura. Dopo il blitz, gli agenti della Municipale hanno inoltrato un'informativa in Procura per procedere nei prossimi giorni con ulteriori accertamenti all'interno dei 300 mila metri quadrati di via Renzini.

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IL MAXI PROGETTO


Sulla carta, era un maxi progetto di riqualificazione. Nel piano presentato nel 1995 (e approvato nel 2004) era stato previsto un campo polivalente rugby/calcio, un palaghiaccio, piscine, palestre, campi da calcetto, sala conferenze e un ristorante. La Cittadella del rugby era infatti, il più costoso progetto tra i Punti Verdi Qualità, cioè le concessioni gratuite per 33 anni di aree verdi da parte del Comune. Quindi l'avvio dei lavori fino al fallimento dell'azienda assegnataria, oberata dai debiti. Un progetto naufragato non solo a causa dei debiti: a lavori già inoltrati, le misure per il campo da gioco erano di 86 metri di lunghezza per 56 di larghezza. Ben al di sotto dei limiti minimi regolamentari: 119 in lunghezza e 66 in larghezza. Irregolarità dovuta in quel caso al vincolo di alcuni alberi presenti nell'area. Intanto gli immobili sono stati vandalizzati e gli arredi razziati. La questione è poi tornata sui tavoli del Campidoglio e negli uffici del Dipartimento Patrimonio. A giugno del 2020 l'ultimo bando: «Parte l'azione di recupero e valorizzazione degli ex Punti Verdi Qualità, iniziando da Spinaceto Sud». E pubblicato sul sito di Roma Capitale con tanto di avviso pubblico esplorativo per procedere a una consultazione preliminare di mercato. Al bando è seguita pure una consultazione chiusa a dicembre dello stesso anno. Si era fatto avanti anche il comitato di quartiere di Spinaceto e Tor de' Cenci, suggerendo di ripensare gli impianti, destinando per esempio l'area di parcheggio chiusa e degradata, ai residenti. E ancora, la proposta di riconvertire le stanze dell'ex foresteria, pure queste mai aperte al pubblico, a spazi da destinare alle attività artigianali e laboratoriali. Ma tutto è rimasto al palo. Mentre la struttura resta ostaggio di vandali e degrado.

 

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Il Messaggero