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I residenti dell’Eur vogliono che sia restituita dignità a piazzale Enrico Fermi. L’area antistante l’uscita della stazione della metropolitana della linea C Fermi, vive da tanto un profondo disagio. Una parte dei suoi giardini della "Passeggiata del Giappone” è prigioniera di un recinto che ormai nel tempo da cantiere è diventato discarica di rifiuti a cielo aperto. Deposito temporaneo per gli attrezzi o raccolta di rifiuti? E’ questo che si domandano, i migliaia di cittadini tra residenti e viaggiatori che tutti i giorni transitano dal piazzale nel prendere la metropolitana o recandosi ai capolinea degli autobus.
«Tutti i giorni prendo il 70 al capolinea e proprio qui di fronte sulla piazza mentre aspetto vedo entrare macchine di fronte nel recinto che poco dopo escono - dice Nia una studentessa di origine nigeriana che tutti i giorni prende l’autobus - i teli verdi sono strappati e se ti affacci vedi un grandissimo cumulo di rifiuti non capisco perché continuino a stare li da mesi, non vedo grossi movimenti di cantiere». Il cumulo di rifiuti è ben visibile dalla passeggiata lungo il laghetto, dal ponte di via Cristoforo Colombo e dal piazzale, tutto in bella vista anche se è tutto recintato con dei teloni verdi. Nel triennio 2023-2026 l’area dell’Eur avrà a disposizione 120 milioni di euro per rifarsi il look. Una somma stanziata da Eur spa posseduta dal Ministero delle Finanze per il 90% e dal Comune di Roma per il restante 10%. Molti cittadini si chiedono se un deposito o un cantiere e non parliamo di una discarica di rifiuti sia proprio necessario farlo nei giardini del laghetto dell’Eur e proprio sotto il Ministero delle Imprese e del Made in Italy di viale America?
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