Un ottantenne scende sotto casa a gettare l’immondizia e trova come al solito i cassonetti traboccanti, circondati da cumuli di spazzatura. Alle sue spalle un altro uomo...
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Intorno ai bidoni stracolmi ormai da mesi i romani si accapigliano, messaggi minatori sono comparsi al Gianicolense e in altri quartieri, sul web si aprono dibattiti rabbiosi: chi incolpa la Raggi e chi accusa i cittadini di «scarso senso civico»; chi denuncia «ci sono i cassonetti vuoti e la gente butta tutto in strada», chi ribatte «i sacchetti sono stati lasciati lì quando i cassonetti erano pieni, l’Ama è passata dopo». La cosa più chiara, più semplice e più vera l’ha detta il figlio dell’ottantenne malmenato a Forte Boccea: «Nessuno vuole una discarica sotto casa. Ma neanche dentro». In attesa che l’Ama torni a fare il suo lavoro, dovremmo tenerci la monnezza in salotto? Anche al senso civico c’è un limite.
pietro.piovani@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero