Roma e i cassonetti pieni: chi butta la spazzatura rischia le botte

Roma e i cassonetti pieni: chi butta la spazzatura rischia le botte
Un ottantenne scende sotto casa a gettare l’immondizia e trova come al solito i cassonetti traboccanti, circondati da cumuli di spazzatura. Alle sue spalle un altro uomo...

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Un ottantenne scende sotto casa a gettare l’immondizia e trova come al solito i cassonetti traboccanti, circondati da cumuli di spazzatura. Alle sue spalle un altro uomo appena più giovane lo rimprovera: «Non vede? Ci sono già abbastanza rifiuti, non ne getti altri». L’anziano non si scoraggia, si avventura in mezzo al rusco, individua uno spazietto praticabile e infine lancia il suo sacco. Ma quando si volta viene colpito al volto da un cazzottone, naso fratturato, 15 giorni di prognosi. È successo davvero, a Forte Boccea (lo ha raccontato il Messaggero).


Intorno ai bidoni stracolmi ormai da mesi i romani si accapigliano, messaggi minatori sono comparsi al Gianicolense e in altri quartieri, sul web si aprono dibattiti rabbiosi: chi incolpa la Raggi e chi accusa i cittadini di «scarso senso civico»; chi denuncia «ci sono i cassonetti vuoti e la gente butta tutto in strada», chi ribatte «i sacchetti sono stati lasciati lì quando i cassonetti erano pieni, l’Ama è passata dopo». La cosa più chiara, più semplice e più vera l’ha detta il figlio dell’ottantenne malmenato a Forte Boccea: «Nessuno vuole una discarica sotto casa. Ma neanche dentro». In attesa che l’Ama torni a fare il suo lavoro, dovremmo tenerci la monnezza in salotto? Anche al senso civico c’è un limite.

pietro.piovani@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero