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Per rientrare dei crediti di droga picchiavano i debitori o incendiavano le loro auto. Cinque sono finiti in manette, un sesto è stato sottoposto alla misura dell'obbligo di presentazione in caserma, mentre in casa di altri quattro sono state effettuate perquisizioni: sono tutti indagati a vario titolo per spaccio e detenzione ai fini di spaccio, estorsione, danneggiamento e danneggiamento seguito da incendio.
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Alle prime luci dell'alba i carabinieri di Civitavecchia hanno concluso un'operazione tra Ladispoli, Cerveteri e Roma: indagine avviata a luglio quando si è concentrata l'attenzione su alcuni personaggi già noti che utilizzavano violenza nei confronti dei debitori per rientrare dei soldi dovuti per l'acquisto dello stupefacente, commettendo estorsioni, provocando lesioni e addirittura incendiando macchine. Proprio da un pestaggio si è iniziato a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, effettuando riscontri che hanno permesso di accertare l'esistenza di una piazza di spaccio di cocaina, marijuana e hashish tra Ladispoli e Cerveteri. Le successive attività d'indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, hanno permesso di ricostruire gli spostamenti e il giro d'affari dei destinatari della misura, nonché le continue estorsioni commesse nei confronti dei debitori. Durante l'attività d'indagine, durata circa tre mesi, i carabinieri hanno arrestato una persona che aveva con sé molte dosi di droga e altre due sorprese subito dopo aver incendiato l'auto di un debitore.
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