Un urlo alle sue spalle: «Se gridi ti ammazziamo». Quattro uomini incappucciati hanno aggredito una donna di settant'anni nel salotto di casa mentre stava...
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Sono le 19,30 di sabato. Una violenza brutale per una rapina che ha fruttato pochissimo. Qualche soldo in contanti e pochi oggetti preziosi: catenine, bracciali ed anelli. Per gli investigatori si tratta di quelle bande mordi e fuggi: banditi dell'Est che colpiscono senza fare sopralluoghi e non mirano a rapinare refurtiva ingente. «La zona è molto popolata da stranieri che trovano rifugio lungo l'Aniene - ha raccontato ieri un residente che abita vicino alla villetta rapinata - forse sarà per questo che sono aumentati i furti in appartamento e anche le rapine in strada».
Il colpo è avvenuto sabato sera in una villino lungo via Monti di Pietralata, poco distante dalla stazione, in una zona di centri residenziali immersi nel verde. «Sono morta dalla paura - ha raccontato alla polizia la proprietaria ancora sotto choc - Stavo guardando la televisione in salotto quando ho sentito come un boato, ho pensato al terremoto. Ma è successo tutto in un secondo, non ho capito quello che stava succedendo. Poi ho visto quei quattro in salotto e mi sono accorta che la porta era caduta per terra». La donna è stata strattonata da uno dei rapinatori che l'ha spinta sul divano gridandole di non fare resistenza: «Altrimenti ti ammazzo». La vittima non ha neanche pensato minimamente ad opporre resistenza.
VENTI MINUTI
Il blitz è durato una ventina di minuti: il tempo necessario ai banditi di frugare nei cassetti e rapinare gli oggetti preziosi. Poi, sono fuggiti. Solo a quel punto la donna si è rivolta alle forze dell'ordine: alcuni equipaggi della polizia nel giro di pochi minuti sono accorsi al villino di via Monti di Pietralata. È arrivato anche il personale di un'ambulanza ma l'anziana ha rifiutato di seguire il personale medico in ospedale: anche se agitata ha preferito rimanere a casa.
IL SOPRALLUOGO
Da una prima ricostruzione, i quattro individui hanno agito con il volto coperto da passamontagna. Dalle parole usate e dall'accento la vittima è sicura che fossero persone dell'Est Europa. Come sempre accade in questi casi, alla villa è arrivata una squadra della polizia scientifica. Gli agenti hanno effettuato un sopralluogo meticoloso usando vari sistemi per trovare impronte. Sono stati repertati anche alcuni capelli: se dovessero essere di uno dei banditi sarebbe possibile per gli inquirenti risalire al Dna e confrontarli con altri colpi avvenuti con le stesse modalità. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero