Un colpo che avrebbe potuto fruttare migliaia di euro, ma che grazie all'iniziativa di due negozianti è andato in fumo. Siamo a Talenti, in viale Marx. Sono le 16,30 di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Fuori dal negozio c'è il palo, un sessantenne con indosso occhiali scuri, racconteranno i testimoni. E' a bordo dell'auto pronta per la fuga. I complici all'interno del negozio fanno razzia di oro, gioielli e orologi dagli espositori e dalle vetrine. Sono fasi concitate. Le ragazze impaurite urlano per la disperazione. Tanto che fuori qualcuno le sente e si mobilita. I rapinatori escono in fretta e furia, ma appena in strada vengono affrontati e inseguiti da un paio di negozianti: volano calci, pugni e schiaffoni. Ad avere la peggio sono proprio i banditi che devono batttere in ritirata. Mollano la refurtiva e saltano al volo nell'auto del complice che intanto è passato a prendeli.
Pochi secondi e spariscono nel nulla. Da lontano si sentono le sirene della polizia. Quando gli agenti arrivano alla gioielleria vengono fornite le prime informazioni. Tipo di auto, targa, descrizione dei banditi. Parte la caccia e le indagini. Le due commesse vengono aiutate a riprendersi dallo choc. I testimoni, ascoltati. «Abbiamo avuto più di dieci rapine in meno di un mese in questa zona - dicono furibondi alcuni commercianti - e una situazione del genere non è più tollerabile». E tra la folla, c'è anche qualche gido di rabbia: «Se continua così, dovremo cominciare a farci giustizia da soli». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero