Roma, nuova rapina in via dei Colli Portuensi: due negozi svaligiati

Roma, nuova rapina in via dei Colli Portuensi: due negozi svaligiati
Non solo picconi. La banda del buco stavolta ha usato il martello pneumatico. E per svaligiare due negozi in via dei Colli Portuensi ha sfondato una parete di sessanta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Non solo picconi. La banda del buco stavolta ha usato il martello pneumatico. E per svaligiare due negozi in via dei Colli Portuensi ha sfondato una parete di sessanta centimetri. Col conforto a fine lavoro, dopo aver rubato attrezzature e incassi nel primo e centinaia di telefonini nell'altro, di una vaschetta di gelato. Nel quartiere ormai serpeggia la paura tra i commercianti: si raccolgono le firme per chiedere più telecamere al Campidoglio, ma anche in Procura per lanciare l'allarme sicurezza.


Pistole spianate in un bar e in un ristorante, in paninoteca e farmacia, raffica di furti pure nelle case, negozi sfondati. Sono giorni di paura. Quando il titolare della gelateria Otaleg lunedì mattina alle cinque ha sollevato la serranda si è ritrovato una scena da terremoto. I banditi avevano agito su tre fronti: divelto la porta di ferro sul retro, provato a trapanare una prima parete che però si è rilevata di cemento armato, e poi sfondato un muro di 60 centimetri per crearsi un varco col negozio della Tre a fianco, il cui magazzino è stato svuotato con danni da decine di migliaia di euro.


Marco Radicioni, il gelataio, ha dovuto lavorare una giornata per rimuovere calcinacci, far tamponare i buchi, risistemare gli arredi. «Siamo sotto attacco, come negli anni Settanta. Fanno anche rapine a mano armata - bande di professionisti hanno messo gli occhi sulla zona». Nessuno ha sentito il trambusto, nessuno ha chiamato le forze di polizia. La scientifica è intervenuta solo al mattino quando è stata fatta la scoperta. «Vorremmo più impianti di videosorveglianza, anche per aiutare poliziotti e carabinieri», dice il titolare di un negozio di abbigliamento. In mattinata Carmine Di Pietro, presidente dell'associazione Roma tutela Roma con base in zona, presenterà un esposto a palazzo di giustizia con decine di firme di commercianti. «La cittadinanza ormai ha paura - spiega - e visto che le rapine vengono consumate tanto rapidamente da vanificare il più sollecito intervento delle forze dell'ordine, chiediamo sistemi di videorveglianza».

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero