Roma, bande della spaccata in azione: 5 colpi in una notte. Prese di mira banche, gioiellerie e supermercati

Dal Tuscolano a Val Cannuta, la modalità è sempre quella dell'auto ariete usata per sfondare la vetrina

Roma, bande della spaccata in azione: cinque colpi in una notte, presi di mira supermercati, gioiellerie e banche
Tutte in una sola notte: cinque "spaccate" ad attività commerciali, fra supermercati e gioiellerie, e istituti bancari. Due sono state messe a segno, ovvero i...

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Tutte in una sola notte: cinque "spaccate" ad attività commerciali, fra supermercati e gioiellerie, e istituti bancari. Due sono state messe a segno, ovvero i malviventi si sono portati via denaro per un valore ancora da quantificare ma certamente a cinque cifre. In altri due casi, invece, nonostante siano state infrante vetrine blindate e serrande, i colpi sono andati a vuoto. Mentre in uno il risultato è stato "parziale". Di certo quanto accaduto domenica notte, conferma l'andamento già fotografato nell'ultimo rapporto sulla criminalità predatoria del Dipartimento della pubblica sicurezza e dell'Associazione bancaria italiana: il Lazio e Roma sono vittime certe del fenomeno.

GLI ORARI

Bisogna partire dagli orari perché la cadenza con cui i colpi - a segno e a vuoto - sono stati compiuti, dicono già che a operare forse può essere stato uno o due gruppi al massimo di malviventi ma nessun rapinatore, finora, è stato rintracciato e dunque arrestato. In questo "tour" delle rapine romane, si parte da via Tuscolana. Le lancette dell'orologio non hanno ancora battuto la mezzanotte quando al civico 1890/h, un gruppo di uomini, dopo aver divelto la saracinesca di un negozio di elettronica - L'"Esprinet s.p.s", entrano nel locale trovano la cassaforte con all'interno diversi dispositivi elettronici, che viene presa e caricata su un furgone. Il gruppo si dà alla fuga e su questa prima rapina le indagini sono dei carabinieri. Le altre quattro che si consumano a "batteria" sono invece seguite da diversi commissariati di polizia.

Dopo via Tuscolana ecco che a cinque minuti circa dall'una di notte, due volanti arrivano in via Raffaele Conforti 95. Il colpo è ai danni di un supermercato "Cts". Una delle vetrine è stata abbattuta da un furgone bianco usato come "ariete". La banda riesce ad entrare e, anche in questo caso trova la cassaforte che viene portata via. Il denaro contenuto all'interno? Per il momento la cifra resta da quantificare ma molto probabilmente poteva contenere l'incasso della settimana che proprio di lunedì, i grandi supermarket a weekend concluso, vanno poi a depositare in banca. Sul posto prima della polizia è arrivata la vigilanza privata e dall'impianto di videosorveglianza si è accertato come il gruppo avesse almeno un complice: il furgone usato da ariete è rimasto lì mentre la banda si è dileguata a bordo di un'Alfa Romeo Giulietta grigia.

LE BANCHE

Il terzo colpo, ma il primo ad andare a vuoto, viene messo a segno intorno alla due in via Gasperina 248 presso la filiale "San Paolo imi". Sempre usando un furgone per infrangere la vetrina, un gruppo entra nell'istituto ma ne esce subito dopo perché scatta l'allarme di sicurezza. La quarta rapina - anche in questo caso tentata - avviene quasi negli stessi minuti ma dall'altra parte della città, ovvero in via Flaminia 649 ai danni di una gioielleria. In questo caso, la saracinesca del negozio verrà trovata tagliata e infranta la vetrina ma non mancherà nulla. Da qui parte la ricerca anche di una seconda vettura usata per la fuga dopo quella della Giulietta. Si tratta di un'Audi RS3. Infine la rapina di un altro istituto di credito: sono le tre del mattino quando la prima volante della polizia arriva a piazzale Adriatico 6. La vetrina blindata dell'istituto di credito "Intesa San Paolo" è stata sfondata da un altro furgone. Un dipendente accerterà l'integrità delle casseforti e delle casse continue riscontrando tuttavia ammanchi negli sportelli dedicati ai clienti. Intanto ieri è stato riportato in Italia dalla Spagna un latitante 29enne, Roland S., ricercato per l'inchiesta "Ginepro", condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci, che ad agosto del 2016 portò all'arresto di otto persone ed alla contestuale denuncia a piede libero di altre tre, indagate per associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di furti di bancomat/casse continue mediante la tecnica della "spaccata" con il carro attrezzi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero