Virginia Raggi risponde in Aula Giulio Cesare sulla situazione dei rifiuti a Roma. Nel frattempo passa al contrattacco sul caso Muraro, l'assessore del Comune di Roma finita...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un'interrogazione firmata Pd le chiede di «riferire» e fare chiarezza sul caso Muraro in Aula Giulio Cesare domani. All'ordine del giorno dell'Assemblea Capitolina, convocata dalle 10 di domattina, c'è la presentazione delle linee programmatiche di Virginia Raggi, ma dopo un week-end bollente sul fronte dei rifiuti, ci si attende che il dibattito consiliare si riaccenda su proprio questo tema. Nell'interrogazione presentata, la capogruppo dem in Campidoglio, Michela Di Biase, chiede «quale ruolo abbia avuto l'assessore Muraro, prima di assumere l'incarico di giunta, rispetto ad Ama, quali compensi abbia percepito dall'azienda».
E, in un'intervista all'Unità, il commissario dem Matteo Orfini rincara la dose, invitando il sindaco a Cinque Stelle a «ritirare le deleghe» a Muraro. Alla richiesta di dimissioni si unisce pure il Codacons e il senatore forzista Maurizio Gasparri. Mentre Stefano Fassina, di Sinistra Italiana, chiede subito un consiglio straordinario su Ama. Secondo fonti vicine al sindaco Raggi, la Muraro è salda al suo posto: il suo curriculum era noto, non è cambiato nulla. E la voce del Movimento Cinque Stelle, almeno formalmente, risuona all'unisono: «Gli attacchi del Pd sono una medaglia al valore, perché dimostrano che sui rifiuti abbiamo scoperchiato il vaso di Pandora. Noi continuiamo sulla nostra strada, la città è con noi».
Dopo settimane di caos rifiuti - con strade sporche e cassonetti per terra -, l'assessora all'Ambiente la scorsa settimana ha fatto un blitz nella sede della municipalizzata, a cui ha chiesto immediatamente un piano operativo per riportare Roma «alla normalità». Il piano è arrivato, con al suo interno l'obiettivo di una città più pulita entro il 20 agosto. Ma nel frattempo i toni tra Muraro e il presidente dimissionario della municipalizzata, Daniele Fortini, si sono inaspriti. Lui pochi giorni fa è andato in Procura nell'ambito dell'indagine su un tritovagliatore di proprietà del Colari su cui aveva presentato un esposto nel 2015.
E martedì sarà audito in commissione eco-mafie.
Il Messaggero