Lunedì scorso, si è presentato al Commissariato Viminale diretto dal Dottor Antonio Pignataro, un giovane che ha raccontato agli agenti della Polizia di Stato la sua...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Acquisita la denuncia da parte del ragazzo, gli investigatori hanno avviato una serie di attività investigative che li ha visti impegnati in sopralluoghi e accertamenti vari. Dopo un'attenta analisi degli elementi raccolti gli investigatori, sono riusciti, alle prime ore dell'alba di ieri ad individuare l'abitazione a sud di Roma, dove la ragazza era sequestrata.
I poliziotti infatti durante le indagini, hanno accertato che la ragazza era stata segregata e chiusa a chiave in una stanza dell'appartamento da una coppia di cittadini del Bangladesh, marito e moglie che l'avevano costretta con violenza e minacce a prostituirsi. In particolare, dalle indagini svolte, si è accertato che la ragazza era stata avvicinata dai suoi aguzzini all'interno di un bar di piazza dei Cinquecento.
Approfittando dell'appartenenza alla medesima comunità, i due le avevano promesso un lavoro da baby sitter e la disponibilità ad offrirle in locazione un alloggio migliore rispetto a quello attuale, convincendola così a seguirli nella loro abitazione. La ragazza, una volta giunta all'interno dell'appartamento, era stata aggredita, malmenata, minacciata di morte qualora avesse tentato di fuggire nonché costretta a prostituirsi.
Per la giovane è iniziato così un vero e proprio calvario e nonostante avesse più volte chiesto aiuto ai vari clienti che accedevano all'interno dell'appartamento, subiva da alcuni di questi violenze ed umiliazioni durante le pratiche sessuali. I poliziotti individuato l'edificio dove era rinchiusa, sono riusciti ad entrare nell'appartamento e liberare così la ragazza.
Nell'abitazione è stata sequestrata una ingente quantità di denaro e materiale utilizzato per le prestazioni sessuali. La coppia, di nazionalità bengalese, S.M.U. di 29 anni e A.S. di 27 anni, è stata arrestata per sequestro di persona, riduzione in schiavitù e induzione alla prostituzione.
Proseguono le indagini per individuare i clienti che, malgrado la richiesta di aiuto da parte della vittima, non hanno denunciato quanto stava accadendo, usando ulteriormente violenza e crudeltà nei confronti della stessa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero