Roma, cambia la raccolta rifiuti per bar e ristoranti in Centro: ecco le "mini-isole" davanti ai locali

Intesa tra Campidoglio e associazioni: aree dedicate per consegnare i sacchetti

Roma, cambia la raccolta rifiuti per bar e ristoranti in Centro: ecco le "mini-isole" davanti ai locali
Isole ecologiche e mini gazebo per risolvere il problema dei rifiuti delle utenze non domestiche - in primis bar e ristoranti - nelle strade del centro storico e di tutta...

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Isole ecologiche e mini gazebo per risolvere il problema dei rifiuti delle utenze non domestiche - in primis bar e ristoranti - nelle strade del centro storico e di tutta l'area della Città eterna inserita nel patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Dal 1° maggio parte il nuovo appalto per la raccolta porta a porta della spazzatura prodotta da negozi, uffici e aziende all'interno delle Mura Aureliane, più Borgo e Prati. Una priorità resa ancor più urgente dalla ripartenza del turismo di massa a Roma - con numeri tornati ai livelli che venivano registrati prima della pandemia - e dall'avvicinarsi del Giubileo del 2025: quando milioni di pellegrini si aggiungeranno agli abituali visitatori della Capitale, invadendo letteralmente il centro storico. Campidoglio e Ama vogliono quindi evitare disagi ulteriori ai residenti, tenendo le strade e le piazze il più possibile pulite e sgombre dai "resti" del lavoro dei pubblici esercizi.

LE NOVITÀ
Il primo passo, con la nuova organizzazione, sarà aumentare i turni di raccolta dei rifiuti (con particolare attenzione per l'umido) nel territorio del I municipio. Nella stessa area sarà anche realizzato un nuovo censimento delle utenze non domestiche, per risolvere il problema dei tanti negozi che risultano sconosciuti alla municipalizzata. Ma tutto ciò non basta: l'obiettivo finale è quello di evitare che i rifiuti di bar e ristoranti (e non solo) restino comunque per ore allo scoperto, con tutte le conseguenze ambientali e d'immagine che ne derivano. La strategia, quindi, punta su un sistema di raccolta più efficace e "in tempo reale".

GLI STRUMENTI
La questione è stata affrontata nel confronto tra l'assessora capitolina all'ambiente, Sabrina Alfonsi, e le associazioni di categoria del commercio. La prima soluzione si basa proprio sulle isole ecologiche, già utilizzate a Prati. Nelle aree individuate sarà presente un operatore dell'Ama per due ore nel primo pomeriggio (e altrettante la sera): lì esercenti e responsabili di uffici e altre attività del centro storico potranno portare subito i sacchetti con l'immondizia prodotta. La seconda, già adottata autonomamente da alcuni ristoranti, è l'installazione di mini gazebo che permettano di raccogliere temporaneamente i rifiuti nascondendo i bidoncini del porta a porta dalla vista di residenti e passanti. Per un utilizzo massiccio di queste strutture serve però il via libera della Sovrintendenza, con la quale si stanno discutendo forma, dimensioni e collocazione dei gazebo.

I DISPOSITIVI


Nel frattempo, grandi alberghi e uffici si stanno organizzando da soli, con i minicompattatori messi a disposizione da Unindustria: cassonetti di nuova generazione, dotati di presse e lame per sminuzzare, schiacciare e trattare la spazzatura dei loro clienti. Questi macchinari servono per ridurre lo spazio occupato da plastica, carta e vetro e, di conseguenza, evitare che questi materiali restino nei bidoncini esposti in strada per ore, in attesa che l'Ama o le ditte in appalto passino a ritirarli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero