Cadaveri fatti a pezzi a Prima Porta, invece di venire cremati. Sembra la trama di un film horror, invece è una nuova inchiesta della procura di Roma: sarebbe successo in...
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IL BUSINESS
È a questo punto che entrano in scena alcuni dipendenti delle agenzie di pompe funebri. Propongono di occuparsi personalmente della questione, facendo spendere ai clienti un prezzo più basso, con un conto da saldare in contati. Il denaro viene poi diviso con i complici che vestono la divisa dell'Ama, che si occupano di smembrare quello che resta dei corpi. I parenti, il più delle volte convinti di avere scelto una via legale, non sanno quello che succede: non immaginano che ciò che rimane del loro caro verrà tagliato in mille pezzi e poi collocato nell'ossario. A indagare sono i carabinieri del nucleo Radiomobile che per il momento hanno scoperto alcuni casi. Anche se il pm Pollidori sospetta che il business sia più ampio. Non è la prima macabra inchiesta sul cimitero di Prima Porta. Il pm Francesco Marinaro indaga sulla truffa delle cremazioni: vasi di terra consegnati ai parenti del defunto al posto dell'urna cineraria Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero