Precipita per un selfie da ponte Garibaldi, il racconto degli amici: «È stato un attimo, non abbiamo potuto salvarlo». Al vaglio gli scatti dei cellulari

Precipita per un selfie da ponte Garibaldi, il racconto degli amici: «È stato un attimo, non abbiamo potuto salvarlo». Al vaglio gli scatti dei cellulari
«Stava scattando delle foto, poi si è seduto sul muretto ed ha perso l’equilibrio. È stato tutto così veloce che non abbiamo potuto far...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Stava scattando delle foto, poi si è seduto sul muretto ed ha perso l’equilibrio. È stato tutto così veloce che non abbiamo potuto far nulla». E' il racconto fatto dagli amici sull'incidente che ha visto protagonista il 31enne precipitato da ponte Garibaldi mentre si stava scattando un selfie. Il ragazzo è precipitato ieri sera, dopo le 20, dal ponte con vista sull’isola Tiberina, finendo sulla banchina sottostante. Trasportato in codice rosso all’ospedale San Camillo, in attesa di un intervento chirurgico. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. Sul caso indagano gli agenti del distretto Trevi.

 

Roma, precipita da Ponte Garibaldi per scattarsi un selfie: 31enne gravissimo

 
 

TESTIMONIANZA ALLA POLIZIA - Gli amici sono stati ascoltati dalla polizia e hanno ribadito la versione dell’incidente. Intanto gli investigatori hanno acquisito alcuni video delle telecamere della zona e gli ultimi scatti dai cellulari dei ragazzi. 
 
IL PRECEDENTE - L’ultimo tragico episodio (sempre a Ponte Garibaldi) era avvenuto lo scorso dicembre, quando imprenditore torinese era morto dopo essersi lanciato nel Tevere. Anche lui era in compagnia di amici. Immediatamente dopo il salto nel vuoto, un amico aveva tentato di salvarlo, scendendo dalle scale che portano sulle banchine del fiume. Ma la corrente era troppo forte e non c’è stata nessuna possibilità di recuperarlo. 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero