Roma, vaccino per gli anziani: si parte il 4 gennaio dai Castelli

Roma, vaccini per gli anziani: si parte il 4 gennaio dai Castelli
Adesso si entra nel vivo della lotta al virus, perché se è fondamentale immunizzare gli operatori in prima linea (oss, medici, infermieri e radiologi) è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Adesso si entra nel vivo della lotta al virus, perché se è fondamentale immunizzare gli operatori in prima linea (oss, medici, infermieri e radiologi) è altrettanto importante proteggere chi è più indifeso ed esposto al Covid: ossia gli anziani, fragili e soli ospitati nelle Rsa e nelle case di riposo. Perché è ancora e soprattutto qui che il Coronavirus miete le sue vittime e continua a mettere paura, nonostante l’ormai rigoroso protocollo di prevenzione attuato. In questi giorni di festa sono ancora alle prese con il “nemico” 34 persone nella casa di riposo San Carlo di Nancy a Frascati, 39 nella Rsa Angeli Custodi di Nettuno, una decina nella Rsa S. Cecilia di Civitavecchia, una ventina a Ronciglione, altre 36 a Bassano Romano, senza contare i convitti religiosi (casi tra le suore dell’Esquilino) e i reparti isolati nelle case di cura per la presenza anche di un solo positivo. Mentre nuovi casi ieri erano segnalati anche nella Asl 1. Ed è legata a un cluster in una Rsa dei Castelli persino la morte di Alvaro Rossi, l’infermiere del 118 di Monteverde spirato nel giorno di Natale dopo avere contratto il virus. Il link epidemiologico, infatti, rimanderebbe al contatto con una familiare in quarantena dopo casi positivi registrati nella rsa in cui lavorava.

La strategia

Con ansia ieri l’Aiop, l’associazione italiana dell’ospedalità privata, attendeva conferma dell’arrivo delle nuove dosi di vaccino nel Lazio, una parte delle quali, in proporzione, destinata anche agli 8900 ospiti delle Rsa (Residenze sanitarie assistite in convenzione). Conferma di cui ha dato annuncio, nel pomeriggio, l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato: «La prossima fornitura sarà a partire da domani (oggi, ndr) di 44.850 dosi di vaccino anti-Covid», specificando che contestualmente «prenderanno il via le prime vaccinazioni nelle Rsa pubbliche della Asl Roma 5, a Zagarolo, e nella Asl 6, ad Albano e Genzano». In serata la notizia dello slittamento della consegna delle dosi a domani «causa maltempo». Si comincia con il V-day nelle Rsa pubbliche, dunque, per circa 150 ospiti. Ma nella prima settimana le somministrazioni riguarderanno tre Rsa per ciascuna Asl. Si comincerà ad esempio alla Santa Lucia dei Fontanili, a Torrevecchia, al Nomentana Hospital e all’Ihg sulla Camilluccia. Il piano sarà operativo fra il 3 e il 4 gennaio. Le Uscar sono già pronte. «Abbiamo preso contatti da giorni anche con la Asl 3, quella di Ostia e del litorale - spiega il dottor Pier Luigi Bartoletti - per tornare nelle Rsa, questa volta non per fare i tamponi ma per dare una speranza in più». Le Uscar si dicono in grado di anticipare i tempi, già prima di Capodanno, vaccini alla mano. Ma ora c’è l’imprevisto maltempo. L’Aiop, intanto, sta inviando a tutti gli ospiti e operatori il consenso informato da firmare. «In supporto alle Asl - afferma il presidente Mauro Casamatta - abbiamo messo a disposizione 10 celle frigorifere a meno 80 gradi per la conservazione dei vaccini. Riteniamo che entro la prima metà di febbraio, se non ci saranno stop, tutti gli ospiti possano essere immunizzati. È importante perché questi anziani fragili vivono di fatto in spazi comuni». Casamatta, poi, sostiene che, dopo una prima reticenza, «le adesioni da parte del personale stanno aumentando. Il vaccino non è un obbligo, ma è una scelta».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero