Roma, arrivano i sensori Bluetooth per monitorare i pedoni: previste nuove isole ambientali e zone 30

Roma, arrivano i sensori Bluetooth per monitorare i pedoni: previste nuove isole ambientali e zone 30
A Roma arrivano i sensori Bluetooth per monitorare i flussi pedonali. I primi verranno installati a settembre. L'obiettivo annunciato dal Campidoglio è monitorare i...

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A Roma arrivano i sensori Bluetooth per monitorare i flussi pedonali. I primi verranno installati a settembre. L'obiettivo annunciato dal Campidoglio è monitorare i flussi pedonali e individuare le aree dove limitare traffico e smog per realizzare nuove isole ambientali e zone 30. Con questo obiettivo entro l’anno saranno installati sensori Bluetooth di ultima generazione su impianti semaforici per monitorare i tempi di percorrenza dei flussi pedonali e veicolari. Le prime operazioni, appunto, entro settembre. A oggi sono stati individuati 27 punti del Centro storico, dove saranno raccolti e analizzati i dati (Ara Pacis, Castel Sant’Angelo, Largo Argentina, Piazza Venezia, Colosseo, Trastevere, San Pietro, Circo Massimo, Flaminio).


«Con questi sensori avremo dati aggiornati per mappare intere aree del Centro storico e valutare possibili interventi di pedonalizzazione e isole ambientali. Numeri da cui partire per migliorare la vivibilità delle zone e garantire maggiore sicurezza a servizio dei cittadini», sottolinea nella nota la sindaca Virginia Raggi. «In questi punti - spiega l’assessore alla Città in Movimento di Roma, Linda Meleo - avremo una mappa precisa dei flussi di traffico veicolare e pedonale, dati che serviranno anche per la nuova progettazione di isole ambientali e zone 30. L’idea è quella di aumentare gli spazi per i pedoni, puntando su aree maggiormente frequentate da cittadini e turisti della Capitale».

«Le pedonalizzazioni sono uno strumento utile se ben governate e gestite, aumentano l'accessibilità e sono un’occasione di riqualificazione. Dopo l’avvio della sperimentazione della priorità semaforica su viale Trastevere che punta a ridurre i tempi di percorrenza dell’asse tranviario, questi sensori sono uno strumento in più per conoscere le abitudini dei cittadini e mettere in campo azioni strategiche», aggiunge il presidente della commissione Mobilità, Enrico Stefàno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero