Una green zone nel cuore di Roma dal Colosseo al Vaticano in cui per quasi cinque giorni «per fondati e concreti motivi di ordine pubblico» non si potrà...
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UN VARCO IN PIÙ
Le forze dell'ordine avevano già chiesto un ulteriore sforzo alla Soprintendenza capitolina per incrementare la vigilanza privata dei monumenti storici e artistici, in primis del Colosseo dove in questi giorni è previsto un boom di turisti e dove venerdì per la Via Crucis con papa Francesco sono attesi ben 50mila fedeli da tutto il mondo, più del doppio dello scorso anno giubilare quando erano stati 20mila. Per questo si è deciso di creare un nono varco, uno in più, per l'accesso alla cerimonia religiosa, supersorvegliata dall'antiterrorismo e dai reparti Uopi e Api di polizia e carabinieri specializzati nel pronto intervento. Tutta l'area sarà interessata da bonifiche e da un filtraggio con i metal detector come ormai è consuetudine nei grandi eventi. La stazione metro B Colosseo sarà chiusa già dal pomeriggio. Domani ci sarà un'ulteriore riunione operativa per stabilire i dettagli del dispositivo di sicurezza per il venerdì santo.
CAMION BOMBA
Ieri il questore Guido Marino ha riunito tutti i dirigenti in un briefing perché sia adottata «la massima attenzione». Dalle 19 di giovedì e sino alle 24 del 2 aprile, lunedì dell'Angelo, dunque, scatterà la green zone racchiusa in un ampio perimetro compreso tra Vaticano, Villa Borghese, il lungotevere, il Circo Massimo, il Colosseo, i Fori Imperiali, via Nazionale e via Veneto. All'interno sarà vietato qualsiasi tipo di manifestazione o corteo. Sarà proibito il trasporto di armi o esplosivi, né potranno circolare mezzi pesanti. Dopo i camion piombati come bombe sulle folle in Francia, Germania e Spagna, l'Italia è in allerta. E lo strano furto di tre tir denunciato nelle settimane scorse a Roma non può essere sottovalutato. Sono in atto controlli anche presso gli stabili occupati per verificare la presenza di eventuali sospetti. Ma quelle messe in campo non saranno misure «afflittive», tiene a precisare la Questura. Che a proposito del warning scattato sabato per un presunto terrorista tunisino in procinto di compiere attentati in città, dopo il suo rintraccio a Tunisi, parla di «allarme rientrato». «Al momento non è ritenuto un pericolo concreto e attuale. La vicenda - cita una nota - è in fase di ulteriore approfondimento, ma non ha determinato l'innalzamento delle misure di sicurezza per Pasqua già pianificate». Ieri a San Pietro Bergoglio ha accolto gli angeli custodi dell'Ispettorato Vaticano e il Capo della Polizia Franco Gabrielli che ha ribadito l'impegno a fare da «argine» alla propaganda jihadista la cui minaccia «è incombente».
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Il Messaggero