Roma, parcheggia l'auto sullo scivolo disabili e ritrova un New Jersey sul cofano: la giustizia "fai da te" dei cittadini

Roma, parcheggia l'auto sullo scivolo disabili e ritrova un New Jersey sul cofano: la giustizia "fai da te" dei cittadini
A Roma la lotta al parcheggio selvaggio continua. Questa volta il caso arriva da via Valsolda, nel quartiere Nomentano, dove un suv Volkswagen è stato fotografato con un...

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A Roma la lotta al parcheggio selvaggio continua. Questa volta il caso arriva da via Valsolda, nel quartiere Nomentano, dove un suv Volkswagen è stato fotografato con un New Jersey in plastica sul cofano in segno di protesta contro l’incivile parcheggio improvvisato.

Il blocco, infatti, poco prima dell’arrivo del suv era posizionato a terra per permettere l’accesso allo scivolo disabili della pista pedonale e ciclabile che costeggia il Parco dell’Aniene. A riprendere la scena e a lanciare il post diventato virale sui social è stata l’agenzia informazione365.net che in poco tempo ha fatto il giro tra i gruppi di quartiere.

Potrebbe essere stata proprio la nuova forma di giustizia “free park”, ad aver ispirato questa in via Valsolda che però si è limitata a rimettere esattamente nella posizione originaria il blocco parapedonale prima di essere spostato dal suv. «Il blocco era esattamente nella stessa posizione di partenza, solo che invece di essere a terra, era posizionato sul cofano del suv che ha pensato bene di ricavare un parcheggio spostandolo. La macchina sporgeva all’interno dello scivolo disabili come si vede dalle foto», ci conferma il prof. Carmine D’Urso dell’agenzia che si è imbattuto nella scena mentre faceva footing.

La forma di protesta è singolare perché non ha effettivamente preteso nulla, se non rimettere il blocco parapedonale esattamente nella stessa posizione d’origine. Un blocco che per fortuna del conducente dell’auto è risultato essere vuoto e non pieno di sabbia o acqua, come capita spesso di trovarli. Dettaglio che ha diviso gli utenti sotto al post, tra chi sperava fosse più pesante e chi intanto spera che il proprietario abbia imparato la lezione.

La macchina non risulta, infatti, più parcheggiata in quella posizione. A rimanere, però, è il problema degli introvabili parcheggi nella zona, che secondo il prof. Carmine D’Urso abituato a frequentare il Parco dell’Aniene, non è migliorato dopo l’allargamento dei marciapiedi di oltre 3 metri che hanno rubato spazio ai parcheggi di una volta. In tutto il quartiere sono stati persi molti parcheggi e per chi frequenta la zona è diventato sempre più difficile lasciare il proprio veicolo.

Ingegnarsi per il posto auto non deve però limitare la mobilità altrui. Un tema tornato sotto i riflettori proprio in queste ultime settimane, grazie alle continue segnalazioni e anche a queste innovative forme di protesta, che continuano a far discutere i romani tra chi preferisce l’intervento diretto delle istituzioni invece della "giustizia fai da te". In aggiunta, ad una maggior civiltà e rispetto altrui.

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Il Messaggero